La FLC CGIL, assieme agli altri sindacati, ha ribadito il totale dissenso a tali correttivi. La partita sugli organici non può essere chiusa così. È necessario un intervento politico immediato che possa superare questa gestione burocratica del lavoro Ata.
Conseguentemente abbiamo sospeso l’incontro e dichiarato l‘invio di una richiesta unitaria per l’attivazione del tavolo di concertazione, ai sensi dell’art. 5, comma 2 CCNL Scuola.
Non avalleremo nessun correttivo proposto da parte dell’Amministrazione che operi su una dotazione organica già così gravemente insufficiente. Un’ipotesi di revisione degli organici condivisa con il sindacato potrà avvenire solo se ci sarà il ripristino dei 2.020 posti tagliati dalla Finanziaria del 2015 approvata dal governo Renzi e il superamento del blocco delle sostituzioni introdotto sempre nel 2015.
Questo sistema di distribuzione degli organici è per noi irrealistico. Esso non tiene conto che l’organico oggi non è neppure sufficiente a tenere aperti, in moltissimi casi, i plessi scolastici, figuriamoci se può far funzionare le scuole.
Gli effetti applicativi della legge di stabilità 2015 con i tagli e il divieto a sostituire, la legge 107 come le sue deleghe, ignorano il ruolo del personale ATA, salvo poi scaricagli incombenze su incombenze con scadenze improponibili sul loro lavoro.
La FLC CGIL consegnerà il prossimo 21 giugno le firme della petizione #sbloccATA alla Ministra Fedeli (con flash mob davanti al MIUR), raccolte proprio per sbloccare organici e supplenze ATA e misurerà l’impegno politico da parte dell’Amministrazione su questa importante questione.