È essenziale che, in caso di modifiche temporanee all’orario o alle mansioni di un docente, vi sia una comunicazione formale attraverso un ordine di servizio firmato dal Dirigente Scolastico. Una prassi illegittima sempre più comune consiste nell’utilizzo di WhatsApp per comunicare ordini di servizio. Tuttavia, una comunicazione informale tramite canali come WhatsApp non può avere valore ufficiale né essere utilizzata per imporre un obbligo lavorativo. Il docente ha tutto il diritto di richiedere un ordine di servizio scritto, protocollato, e firmato dal dirigente scolastico.
Un altro punto critico riguarda il ruolo del collaboratore del dirigente scolastico. È fondamentale chiarire che il collaboratore del DS non ha potere di firma per ordini di servizio ufficiali. Egli può richiedere la collaborazione dei colleghi, ma non può in nessun caso minacciare sanzioni disciplinari se un docente rifiuta di coprire assenze in altre classi al di fuori del proprio orario di servizio. Minacciare sanzioni disciplinari senza l’autorità per farlo non solo è illegittimo, ma può avere conseguenze legali per il collaboratore del DS.
In conclusione, per garantire un ambiente scolastico corretto e conforme alle norme, è necessario rispettare le regole contrattuali e le procedure formali. Gli ordini di servizio devono essere emessi solo dal Dirigente Scolastico e in forma ufficiale, mentre il collaboratore del DS deve limitarsi a chiedere supporto senza imporre obblighi o minacce. Una gestione corretta degli orari e delle mansioni garantisce non solo il benessere dei docenti, ma anche la qualità della didattica per gli studenti, specialmente per quelli con bisogni educativi speciali.