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Orario di servizio: la sostituzione improvvisata è una procedura illegittima

Uno degli argomenti ricorrenti è il corretto utilizzo dell’orario di servizio degli insegnanti, specialmente in caso di sostituzione di colleghi assenti

Orario di servizio

Nel contesto scolastico, uno degli argomenti abbastanza ricorrenti è il corretto utilizzo dellorario di servizio degli insegnanti, specialmente in caso di sostituzione di colleghi assenti. È importante chiarire che l’orario di servizio settimanale di un docente è stabilito contrattualmente e deve rispettare le norme vigenti per garantire il corretto svolgimento delle attività didattiche. Inoltre, in classi con alunni disabili, la compresenza tra docenti curricolari e docenti di sostegno è fondamentale per garantire una supervisione adeguata e un’efficace azione didattica.

Orario di servizio: la procedura illegittima della sostituzione improvvisata

Negli ultimi tempi, è emersa la pratica illegittima di sostituire i docenti assenti dirottando gli insegnanti curricolari, che dovrebbero svolgere lezione in compresenza con i docenti di sostegno, verso altre classi. Questa procedura lascia il docente di sostegno da solo con la classe e con l’alunno disabile, sollevando il docente curricolare dal suo orario originariamente previsto. Tale pratica viola le normative in vigore, mettendo a rischio la qualità dell’educazione e la supervisione degli studenti. Questa soluzione viene spesso utilizzata per coprire l’assenza dei docenti senza generare costi aggiuntivi, ma rappresenta un comportamento non conforme alla regolamentazione contrattuale.

Ordini di servizio e comunicazioni ufficiali tramite i canali social

È essenziale che, in caso di modifiche temporanee all’orario o alle mansioni di un docente, vi sia una comunicazione formale attraverso un ordine di servizio firmato dal Dirigente Scolastico. Una prassi illegittima sempre più comune consiste nell’utilizzo di WhatsApp per comunicare ordini di servizio. Tuttavia, una comunicazione informale tramite canali come WhatsApp non può avere valore ufficiale né essere utilizzata per imporre un obbligo lavorativo. Il docente ha tutto il diritto di richiedere un ordine di servizio scritto, protocollato, e firmato dal dirigente scolastico.

Ruolo e limiti dei collaboratori del Dirigente Scolastico

Un altro punto critico riguarda il ruolo del collaboratore del dirigente scolastico. È fondamentale chiarire che il collaboratore del DS non ha potere di firma per ordini di servizio ufficiali. Egli può richiedere la collaborazione dei colleghi, ma non può in nessun caso minacciare sanzioni disciplinari se un docente rifiuta di coprire assenze in altre classi al di fuori del proprio orario di servizio. Minacciare sanzioni disciplinari senza l’autorità per farlo non solo è illegittimo, ma può avere conseguenze legali per il collaboratore del DS.

In conclusione, per garantire un ambiente scolastico corretto e conforme alle norme, è necessario rispettare le regole contrattuali e le procedure formali. Gli ordini di servizio devono essere emessi solo dal Dirigente Scolastico e in forma ufficiale, mentre il collaboratore del DS deve limitarsi a chiedere supporto senza imporre obblighi o minacce. Una gestione corretta degli orari e delle mansioni garantisce non solo il benessere dei docenti, ma anche la qualità della didattica per gli studenti, specialmente per quelli con bisogni educativi speciali.

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