Riteniamo necessario ritornare sull’ argomento in modo da ipotizzare soluzioni adeguate e tempestive per una situazione che sicuramente è destinata ad acuirsi, in base a quanto sostengono gli scienziati in relazione al surriscaldamento globale.
Alle nostre considerazioni e richieste si stanno aggiungendo le voci di altre associazioni e comuni cittadini, in quanto le criticità rilevate non sono più rimandabili: sopra i 32° il corpo umano incomincia a incontrare difficoltà nella termoregolazione, soprattutto in presenza di forte umidità e in assenza di climatizzatori o tende protettive.
Ci auguriamo che vengano al più presto prese in considerazione le difficoltà oggettive di insegnamento e apprendimento negli ambienti scolastici, durante il periodo estivo, che, in alcuni casi, diventano autentiche fornaci; soprattutto considerando che in tema di sicurezza dei lavoratori giustamente sono stati presi provvedimenti perché alcune categorie, impegnate all’ aperto, non debbano operare in condizioni di caldo estremo.
Il CNDDU chiede l’istituzione di una task force tecnica – scientifica ministeriale per avviare un confronto tra amministrazioni per il possibile slittamento delle date del calendario scolastico in attesa di interventi strutturali di climatizzazione all’interno delle scuole.
Prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU