La sua spiegazione, come sempre del resto, non fa una piega. Pierpaolo SIleri con la calma che lo contraddistingue esprime un concetto assolutamente controcorrente rispetto a quello illustrato l’altro ieri dal Premier Draghi.
‘Se da domani (ipotetico) partisse l’obbligo vaccinale, il rischio che l’andamento della campagna vaccinale ne risentirebbe è molto alto. Inevitabilmente scatterebbe la corsa al vaccino Pzifer a discapito degli altri vaccini per i quali ancora non c’è stata un’autorizzazione al libero commercio“, spiega il sottosegretario alla salute.
Alla stessa stregua, prosegue Sileri, non dovrebbe trascurarsi neanche il tema delicato che riguarda le questioni costituzionali. Su questo aspetto il pentastellato è chiarissimo: “l’imposizione di un obbligo o di una certificazione va collegata all’andamento del contagio. In caso contrario, questa scelta non sarebbe legittima perché limitativa della libertà in assenza di un pericolo proporzionato e ragionevole“.
Sulle derive dei movimenti del no Sileri aggiunge una saggia riflessione: “il popolo dei No-vax, no-Mask e no-green pass anche di fronte all’obbligo vaccinale continuerebbe a combattere (alcuni virtualmente dietro la tastiera) la sua battaglia ‘ideologica’“.