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Nuovo sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici: le osservazioni della CISL Scuola

Prosegue il confronto tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici. Le osservazioni di CISL Scuola

Il ministero dell'Istruzione e del Merito in Viale Trastevere a Roma

Prosegue il confronto tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici. L’incontro del 5 dicembre ha visto un aggiornamento della bozza del decreto, recependo alcune richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, tra cui la CISL Scuola, che ha espresso osservazioni e proposte per migliorare il sistema di valutazione. Ecco un’analisi dei punti principali.

Composizione e punteggio del sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici

La bozza aggiornata prevede un sistema di valutazione articolato su un totale massimo di 100 punti, così distribuiti:

  • 80 punti assegnati sulla base di evidenze rilevabili tramite il sistema informativo.
  • 20 punti attribuiti dai direttori regionali in base alla valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi.

Gli obiettivi assegnati dai direttori regionali possono integrare il punteggio degli 80 punti fino a un massimo del 10%, ridotto rispetto alla precedente proposta del 20%. Questo cambiamento è stato accolto come una misura per evitare difformità tra le Regioni.

Criticità rilevate e proposte della CISL Scuola

1. Omogeneità dei Punteggi Regionali

La CISL Scuola ha sottolineato la necessità di garantire equità nazionale, proponendo che gli obiettivi assegnati dai direttori abbiano valenza regionale e non siano differenziati per territori provinciali o per singoli dirigenti. Inoltre, è stato richiesto un coordinamento con i Capi Dipartimento per uniformare i criteri.

2. Discrezionalità nella Valutazione dei 20 Punti

I 20 punti attribuiti dai direttori regionali sono considerati eccessivamente discrezionali. La CISL Scuola propone di:

  • Ridurre il peso di questi punti a 10, portando il totale a 90+10.
  • Utilizzare i 20 punti come punteggio compensativo per situazioni di difficoltà oggettiva o per il riconoscimento di comportamenti di eccellenza.
  • Escludere per l’a.s. 2024/25 la valutazione dei comportamenti professionali da parte dei direttori, vista la fase sperimentale del sistema.

3. Indicatori e Target

La formulazione degli indicatori rappresenta un nodo critico. La CISL Scuola ha richiesto:

  • La modifica o eliminazione di indicatori che richiedano la collaborazione di altre figure professionali o organi collegiali, poiché i dirigenti non possono essere valutati per azioni che non dipendono interamente da loro.
  • La personalizzazione degli indicatori per contesti specifici, come i CPIA o i convitti, che hanno modalità di funzionamento particolari.

Il ruolo dell’organismo di garanzia

Un punto positivo della nuova bozza è l’inserimento di una componente professionale nell’Organismo di Garanzia, con due dirigenti scolastici con almeno 10 anni di esperienza, scelti per sorteggio. Questa misura è stata accolta favorevolmente, poiché garantisce una supervisione più competente e imparziale nel processo di valutazione.

Implicazioni e prossimi passi dopo le osservazioni e le proposte dei sindacati sul nuovo sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici

L’Amministrazione si è impegnata a rivedere ulteriormente il testo, integrando le osservazioni dei sindacati. Un nuovo incontro è previsto per la prossima settimana, durante il quale verrà presentata una versione aggiornata della bozza.

La CISL Scuola sottolinea l’importanza di un sistema di valutazione trasparente, equo e omogeneo, che tenga conto delle peculiarità del ruolo del dirigente scolastico e delle specificità delle istituzioni scolastiche. Il confronto proseguirà per garantire che il nuovo sistema non diventi un ulteriore ostacolo, ma uno strumento di crescita e valorizzazione professionale.

Questo aggiornamento rappresenta un passo avanti nel dialogo tra Amministrazione e sindacati, ma resta ancora molto lavoro da fare per bilanciare obiettivi di valutazione, discrezionalità e trasparenza.

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