La proposta, avanzata dalla Lega già nel 2020, prevede di diversificare i canali di assunzione degli insegnanti, valorizzando merito ed esperienza, invece di affidarsi esclusivamente ai tradizionali concorsi per titoli ed esami, considerati obsoleti. Questa strategia, secondo Pittoni, sarebbe cruciale per stabilizzare il sistema scolastico, soprattutto dopo le difficoltà emerse durante la pandemia.
La questione del reclutamento sarà affrontata anche in sede europea. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato un’interlocuzione con la Commissione Europea per rivedere gli accordi legati ai fondi del Pnrr. Pittoni ha evidenziato l’importanza di superare i vincoli attuali, dichiarando che un numero adeguato di assunzioni a tempo indeterminato è l’unica soluzione per garantire la continuità didattica.
Secondo Pittoni, l’attuale vincolo di permanenza obbligatoria per gli insegnanti è spesso controproducente, spingendo molti docenti a rinunciare al contratto di ruolo. “Se l’Europa tiene alla continuità didattica, deve supportare un sistema di reclutamento efficace e snello,” ha affermato, sottolineando la necessità di una revisione delle politiche scolastiche italiane.
Con la nomina di Pittoni, il governo mira a risolvere problematiche strutturali che affliggono il sistema educativo da anni. La combinazione di una visione innovativa per il reclutamento degli insegnanti, l’attenzione alle specificità territoriali e il dialogo con l’Europa potrebbe rappresentare un punto di svolta per garantire stabilità e qualità nell’istruzione italiana. Le prossime mosse saranno decisive per comprendere l’impatto di queste politiche sul futuro delle scuole italiane.