martedì, 17 Dicembre 2024
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Nuovi scatti stipendiali per docenti e ATA: 25 fasce e primo scatto dopo 4 anni

Proposta di riforma degli scatti stipendiali per docenti e ATA: primo scatto dopo 4 anni e 25 fasce totali, adesioni in crescita per un sistema più equo.

L’Associazione Nazionale Docenti (AND) propone una modifica alla progressione stipendiale del personale scolastico ATA, puntando a retribuzioni più adeguate e allineate all’inflazione, alla media del resto della pubblica amministrazione e agli stipendi dei colleghi europei. La proposta, sostenuta da una raccolta firme che ha già superato le 2.000 adesioni, mira a garantire maggiore giustizia economica e valorizzazione per il personale scolastico italiano.

Obiettivo della riforma: retribuzioni più eque per i docenti

L’iniziativa dell’AND vuole ridurre i tempi necessari per raggiungere la fascia stipendiale massima, portandoli da 35 a 25 anni. La riforma non si limita a migliorare gli aspetti economici ma punta anche a riconoscere la dignità e il valore del lavoro svolto dai docenti.

Le fasce stipendiali attuali

Oggi, per raggiungere la fascia massima di stipendio, un docente deve maturare 35 anni di servizio, seguendo questa progressione:

  • Fascia 0: da 0 a 8 anni (8 anni)
  • Fascia 9: da 9 a 14 anni (6 anni)
  • Fascia 15: da 15 a 20 anni (6 anni)
  • Fascia 21: da 21 a 27 anni (7 anni)
  • Fascia 28: da 28 a 34 anni (7 anni)
  • Fascia 35: da 35 anni a fine servizio (restante servizio).

La proposta di riforma della progressione stipendiale dei docenti

La nuova articolazione proposta riduce la durata complessiva a 25 anni, introducendo fasce più brevi e regolari:

  • Fascia 0: da 0 a 4 anni (4 anni)
  • Fascia 5: da 5 a 9 anni (5 anni)
  • Fascia 10: da 10 a 14 anni (5 anni)
  • Fascia 15: da 15 a 19 anni (5 anni)
  • Fascia 20: da 20 a 24 anni (5 anni)
  • Fascia 25: da 25 anni a fine servizio (restante servizio).

Una proposta trasversale e partecipata

L’iniziativa dell’AND non si lega ad appartenenze sindacali, garantendo ampia partecipazione tra i docenti. Modificare la progressione stipendiale rappresenta un atto di rispetto e valorizzazione della professione docente, oltre a un investimento strategico per il futuro dell’istruzione e della cultura in Italia.

Boom di adesioni per la raccolta firme

La raccolta firme, disponibile sul sito ufficiale dell’AND, ha già superato le 2.000 sottoscrizioni, testimoniando un ampio consenso tra i docenti italiani. Questa proposta, spinta dalle organizzazioni sindacali della scuola, punta a ottenere un riconoscimento tangibile per il personale scolastico, migliorando il potere d’acquisto e colmando il divario rispetto ai colleghi europei.

La progressione stipendiale dei docenti rappresenta una delle principali leve per valorizzare il lavoro degli insegnanti italiani. Riformare le fasce retributive significa offrire maggiore dignità professionale e garantire una crescita economica più equa durante la carriera scolastica.

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