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Nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno: il Ministero chiude il confronto sui decreti attuativi

Il Ministero chiude il confronto sui nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno. Opportunità e criticità per oltre 60mila docenti.

concorso università

Il Ministero dell’Istruzione definisce i nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno: opportunità e criticità per oltre 60mila docenti. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha concluso il confronto sui decreti attuativi riguardanti i nuovi percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Le misure, previste dagli articoli 6 e 7 del decreto-legge 71/2024, coinvolgono due principali categorie di docenti: quelli con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque e coloro che hanno conseguito un titolo estero in attesa di riconoscimento o che rinunciano a eventuali contenziosi in corso.

Le modifiche accolte dal Ministero

Durante il confronto con le parti sociali, l’Amministrazione ha recepito alcune proposte di modifica segnalate da Uil Scuola Rua, tra cui:

  • Chiarire che il requisito del triennio di servizio nello stesso grado scolastico deve essere maturato con il titolo di accesso al grado specifico.
  • Specificare il periodo minimo di frequenza richiesto per i docenti con titolo estero.
  • Riequilibrare i costi dei percorsi tra chi accede con il titolo estero e chi ha maturato i tre anni di servizio.

Oltre 60mila potenziali partecipanti ai percorsi di specializzazione

I numeri evidenziati dal Ministero indicano un’ampia platea di candidati:

  • 52.622 docenti con almeno tre anni di servizio al 31 agosto 2024, con la maggiore concentrazione in Lombardia (11.756), Piemonte (7.098) e Toscana (4.970).
  • Circa 10.000 docenti con titolo estero.
  • Un ulteriore bacino di 30.000 docenti che potrebbero maturare i requisiti di servizio entro il 31 agosto.

I percorsi formativi si differenziano a seconda della categoria di accesso: per i docenti con tre anni di servizio sono previsti 40 CFU senza tirocinio, mentre per i titolari di specializzazione estera si prevedono 48 CFU (ridotti a 36 per chi ha già un anno di servizio). I costi massimi variano tra 1.500 euro per i “triennalisti” e 900 euro per chi possiede un titolo estero.

Dubbi sulla qualità formativa e sulla spendibilità del titolo

Persistono diverse perplessità in merito alla qualità della formazione e all’effettiva spendibilità del titolo rilasciato attraverso i percorsi INDIRE, che non essendo universitario risulta utilizzabile esclusivamente in ambito nazionale. La Uil Scuola Rua ha espresso forte contrarietà a questi percorsi, ritenendo che non offrano la stessa qualità formativa dei TFA universitari e possano contribuire a una saturazione delle graduatorie GPS.

Secondo il sindacato, per garantire maggiore continuità didattica agli alunni con disabilità e migliori prospettive lavorative ai docenti specializzati, sarebbero necessarie misure alternative come:

  • Un migliore collegamento tra il numero di posti disponibili e il reale fabbisogno.
  • La trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto.
  • L’istituzione di graduatorie nazionali per gli insegnanti di sostegno.
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