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Nuove regole INPS: contributo Naspi per giovani assunti nelle PA [circolare]

Contributi Naspi per giovani assunti nelle PA: obblighi, aliquote e regolarizzazioni INPS. Scopri le nuove disposizioni per apprendistato e formazione lavoro.

NASpI Disoccupazione

L’INPS ha chiarito che le Pubbliche Amministrazioni devono versare il contributo Naspi del 1,61% per giovani assunti con contratto di apprendistato o formazione e lavoro. La Circolare n. 31/2025 specifica che le amministrazioni devono inviare flussi regolarizzativi per il periodo da gennaio 2024 a gennaio 2025, garantendo la corretta contribuzione.

Assunzioni con apprendistato e formazione lavoro

Grazie al decreto n. 44/2023, le PA possono assumere giovani laureati con contratto di apprendistato o studenti under 24 con formazione e lavoro fino al 31 dicembre 2026. Le assunzioni, nel limite del 10% delle facoltà assunzionali, rientrano nell’area funzionari, con regolamentazione stabilita dal DM 21 dicembre 2023.

Obblighi contributivi e trattamento economico

Le PA devono rispettare le aliquote IVS di riferimento: 32,65% per enti locali (CPDEL) e 33% per amministrazioni centrali (CTPS e FPLD). Inoltre, devono versare il 6,10% per il TFR e lo 0,35% per il Fondo Credito. Per il personale con contratto a termine, si aggiunge l’obbligo di contribuzione Naspi (1,61%), escludendo il contributo addizionale dell’1,4%.

Regolarizzazioni e adempimenti

Dal febbraio 2025, le PA devono adeguare l’esposizione contributiva nei flussi trasmessi all’INPS. Per il periodo gennaio 2024 – gennaio 2025, le amministrazioni devono inviare i flussi regolarizzativi (DM/VIG), garantendo la corretta gestione delle nuove disposizioni contributive previste dalla normativa vigente.

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