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NoiPA, Stipendi statali marzo 2025: riduzioni dovute alle addizionali IRPEF e allo stop del ‘Bonus Meloni’

Gli stipendi NoiPA degli statali di Marzo 2025 risultano più bassi per via dello stop all’esonero contributivo e dell'avvio delle addizionali IRPEF comunale.

Cedolino NoiPA Marzo 2025 Stop Bonus Meloni

Novità sugli stipendi statali marzo 2025 – I dipendenti pubblici possono già consultare l’importo netto del cedolino NoiPA di marzo 2025, caratterizzato da riduzioni salariali rispetto ai mesi precedenti. Questo calo è dovuto alla fine dell’esonero contributivo del 6-7% e all’applicazione delle addizionali comunali IRPEF, che impattano ulteriormente sulla retribuzione netta.

Nonostante le trattenute, è previsto un lieve incremento grazie all’indennità di vacanza contrattuale e agli effetti del rinnovo del CCNL. Di seguito, un’analisi dettagliata delle variazioni, le tempistiche di accredito e le trattenute previste sugli stipendi pubblici di marzo 2025.

Riduzioni per le addizionali IRPEF

A partire da marzo 2025, i dipendenti pubblici subiranno una doppia trattenuta per l’addizionale comunale IRPEF, composta dal saldo per l’anno precedente, trattenuto da gennaio a novembre e dall’acconto per l’anno corrente, prelevato da marzo a novembre. L’aliquota varia in base alle decisioni dei singoli comuni, con percentuali comprese tra lo 0,2% e lo 0,8%. Alcuni comuni, come Roma, applicano un’aliquota maggiorata dello 0,9%.

Se, ad esempio, un dipendente pubblico con reddito imponibile annuo di 30.000 euro, residente a Roma, vedrà una trattenuta di:

  • 270 euro annui (30.000 € × 0,9%).
  • 30 euro mensili (270 € ÷ 9 mesi), detratta in busta paga da marzo a novembre.

Questo comporterà una riduzione netta dello stipendio, percepibile già nel cedolino NoiPA di marzo 2025.

Stop all’esonero contributivo 6-7% (Bonus Meloni)

Con la Manovra di bilancio 2025, il Governo ha eliminato l’esonero contributivo del 6-7% introdotto nel 2023 per alleggerire le ritenute previdenziali. Questa misura, nota come “bonus Meloni”, garantiva un abbattimento delle aliquote contributive per i lavoratori dipendenti.

A partire da marzo 2025, la mancata proroga dell’esonero comporta un taglio netto in busta paga, riducendo l’importo disponibile rispetto all’anno precedente. Inoltre, la riforma del cuneo fiscale 2025 non ha compensato pienamente questa perdita per tutti i lavoratori.

Indennità e incrementi stipendiali

Nonostante le trattenute, marzo 2025 porterà anche alcune lievi rivalutazioni salariali:

  • Indennità di vacanza contrattuale: incremento dello 0,6% da aprile e dell’1% da luglio per il personale scolastico.
  • Aumento già previsto da gennaio 2025 del 3,35%.
  • Effetti del CCNL 2022-2024, che prevede un recupero salariale ancora in fase di liquidazione.

Tuttavia, secondo il sindacato Anief, questi aumenti non sono sufficienti a compensare l’inflazione stimata al 17-18%. Per questo motivo, sono in corso azioni legali per richiedere un’indennità piena e il recupero degli arretrati fino a 3.000 euro.

Quando sarà consultabile il Cedolino NoiPA marzo 2025?

Il cedolino NoiPA sarà accessibile a partire dal 18 marzo 2025. I dipendenti pubblici potranno consultarlo sul portale ufficiale NoiPA utilizzando SPID, CIE o CNS.

Nel dettaglio, il cedolino conterrà: Competenza fissa e accessoria, i conguagli fiscali e previdenziali, le trattenute IRPEF e contributive ed infine gli eventuali arretrati CCNL.

Lo stipendio di marzo 2025, in coclusione, presenta importi più bassi per molti dipendenti pubblici a causa della fine dell’esonero contributivo (Bonus Meloni) e dell’avvio della trattenuta per l’addizionale comunale IRPEF. Tuttavia, saranno previsti piccoli incrementi grazie all’indennità di vacanza contrattuale e agli effetti del CCNL 2022-2024 a partire dalle prossime rate stipendiali.

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