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Morosità dei genitori per la mensa scolastica a Montevarchi: i bimbi mangiano pane e olio, è polemica

Morosità nei pagamenti dei genitori verso la mensa scolastica di Montevarchi . Ai bimbi solo “pane e olio”. Divampa il dibattimento sul regolamento comunale

Mensa scolastica

Dal 2017, le scuole di Montevarchi (Arezzo) sono al centro di una polemica legata al servizio mensa scolastica, in particolare per le conseguenze della morosità nei pagamenti. Il regolamento comunale prevede infatti che i bambini i cui genitori non saldano tempestivamente la retta della mensa non possano più usufruire di un pasto completo. Al loro posto, riceveranno solo pane e olio, una misura che ha suscitato reazioni contrastanti tra famiglie, i politici e i cittadini.

Un regolamento contestato

Secondo quanto previsto dal regolamento comunale, il servizio di refezione scolastica viene sospeso dopo che i genitori non pagano per più di un mese, nonostante ripetuti solleciti via e-mail e SMS. La decisione di offrire solo pane e olio come pasto sostitutivo ai bambini morosi è stata oggetto di discussione fin dall’introduzione della norma, ma negli ultimi giorni la polemica è riemersa con forza. L’episodio ha attirato l’attenzione dei media nazionali e ha fatto scattare critiche soprattutto da parte del Partito Democratico (Pd) locale.

Il Pd contro l’amministrazione comunale

La segretaria del Pd di Montevarchi, Sara Brogi, ha parlato di una pratica “umiliante e ingiusta” nei confronti dei minori, sottolineando che i bambini non dovrebbero mai essere penalizzati per le difficoltà economiche dei genitori. In una nota ufficiale, i consiglieri comunali del partito hanno definito la misura “discriminatoria”, esprimendo preoccupazione per l’impatto che questa decisione può avere sui bambini coinvolti, sulle loro famiglie e sulla comunità scolastica in generale.

Secondo il Pd, l’attuale regolamento crea divisioni in un ambiente che dovrebbe essere inclusivo e educativo. “Non si può permettere che la scuola diventi il luogo della discriminazione, invece di essere un’opportunità per tutti”, hanno dichiarato i consiglieri locali.

La difesa del comune riguardo la morosità

L’amministrazione comunale, tuttavia, difende fermamente la propria decisione, spiegando che la misura è necessaria per garantire la sostenibilità del servizio mensa. Il sindaco ha dichiarato che l’obiettivo è assicurare un pasto a tutti gli studenti, anche in presenza di morosità, e ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel supportare le famiglie in difficoltà. Inoltre, sono previsti fondi dedicati e servizi di assistenza sociale, destinati a sostenere chi ha bisogno.

Per risolvere la situazione e trovare un compromesso, il Comune ha annunciato l’avvio di un tavolo di confronto con i genitori e i rappresentanti politici. L’intento è quello di esplorare soluzioni alternative che possano garantire un pasto dignitoso per tutti gli studenti, senza compromettere l’equilibrio economico del servizio mensa.

Trovare presto il giusto equilibrio per la morosità delle famiglie in difficoltà le morosità

Le proposte alternative allo “stato attuale” includono la possibilità di introdurre menù differenziati a prezzi ridotti per le famiglie in difficoltà, oppure di migliorare i meccanismi di rateizzazione dei pagamenti. L’obiettivo rimane quello di conciliare il rispetto dei diritti dei minori con la sostenibilità finanziaria del servizio. Nel frattempo, il dibattito politico e sociale su questa vicenda è destinato a continuare, con i protagonisti che si confrontano per trovare una soluzione condivisa.

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