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Mobilità: le novità degli emendamenti al DL 25/2025 PA

Le novità sulla mobilità nel DL 25/2025 PA: flessibilità nei trasferimenti, blocchi triennali e assunzioni degli idonei in discussione.

Mobilità

Nel contesto del Decreto Legge 25/2025 PA, tra i 900 emendamenti presentati dai deputati di maggioranza e opposizione, particolare attenzione è stata posta sulle questioni legate alla mobilità. Le proposte avanzate, frutto del confronto tra le parti sociali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, mirano a rendere più equo e funzionale il sistema di trasferimenti e assegnazioni del personale scolastico. L’ANIEF, attraverso il suo presidente Marcello Pacifico, ha segnalato le principali criticità e le necessarie modifiche nel corso delle sedute della 1a e 11a Commissione della Camera.

Maggiore flessibilità nei trasferimenti

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda la necessità di una maggiore flessibilità nei trasferimenti interregionali e intercompartimentali. Le proposte di modifica puntano a eliminare vincoli e restrizioni che negli ultimi anni hanno reso difficile per i docenti spostarsi in base alle esigenze personali e familiari. L’introduzione di deroghe specifiche per il ricongiungimento familiare e per particolari situazioni lavorative rappresenta una delle richieste più pressanti da parte delle organizzazioni sindacali.

Superamento dei blocchi triennali

Tra gli emendamenti presentati, spiccano quelli volti a rivedere i blocchi triennali imposti ai docenti di ruolo. Attualmente, molti, pur avendo ottenuto una sede di lavoro lontana dalla propria residenza, sono impossibilitati a presentare domanda di mobilità prima della scadenza del vincolo imposto. Le proposte di modifica mirano a rendere più agevole la richiesta di trasferimento, garantendo una maggiore equità nel sistema di assegnazione delle sedi.

Assunzioni e mobilità degli idonei

Un altro nodo cruciale riguarda la posizione degli idonei nei concorsi pubblici. Gli emendamenti propongono un’accelerazione nelle procedure di assunzione per coloro che hanno superato le selezioni, garantendo un sistema di mobilità che permetta loro di essere collocati nelle sedi più vicine al proprio domicilio. Questo intervento si rende necessario per evitare situazioni di precariato prolungato e garantire una stabilizzazione più rapida del personale.

Il ruolo dell’ANIEF nella discussione

L’ANIEF si è fatta portavoce delle richieste del personale, sottolineando l’importanza di una mobilità più flessibile e accessibile. Il sindacato ha ribadito la necessità di ascoltare le esigenze dei lavoratori della scuola.

L’esito delle discussioni parlamentari e il voto sugli emendamenti saranno determinanti per il futuro della mobilità, un tema centrale per il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore scolastico

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