Ricordiamo che tale precedenza non era ammessa dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo e ATA sottoscritto il 18 maggio 2022, valido per gli aa.ss.2022/23, 2023/2024, 2024/2025.
Pertanto si rischia che, autorizzando tali docenti a rientrare senza tenere conto del punteggio relativo al servizio, venga arrecato un danno ai docenti che a parità di condizioni vantino punteggi più alti.
Tale situazione verrebbe meno, nel momento in cui si inserisse nella domanda relativa alla mobilità tale precedenza onde evitare discriminazione e disparità di trattamento tra personale docente.
Il CNDDU chieda al ministro del MIM, prof. Giuseppe Valditara, che venga realizzato un monitoraggio per capire l’entità del fenomeno e valutare possibili strategie per sanare le criticità rilevate.
Prof. Romano Pesavento, Presidente CNDDU