Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso il proprio parere sui due decreti ministeriali relativi ai corsi di specializzazione per il sostegno, uno destinato ai docenti con almeno tre anni di servizio e l’altro per coloro in possesso di un titolo estero in attesa di riconoscimento. Il secondo decreto è stato bocciato a larga maggioranza, suscitando un acceso dibattito.
Criticità evidenziate dalla UIL Scuola Rua
La UIL SCUOLA ha confermato la propria contrarietà all’impianto generale di entrambi i decreti, evidenziando diversi punti critici:
- Titoli esteri: Non può essere consentito il percorso a chi ha ricevuto o riceverà un rigetto del proprio titolo estero da parte dell’Amministrazione.
- Assenza di selezione: Il percorso per i titoli esteri non prevede alcun tipo di selezione, a differenza di quello destinato ai docenti con tre anni di servizio.
- Modalità di erogazione: Il corso per chi ha maturato tre anni di servizio è interamente online, senza alcun tirocinio pratico nelle scuole.
- Mancanza di correlazione con il fabbisogno territoriale: Non si tiene conto delle graduatorie provinciali dei docenti specializzati, ma solo del numero dei potenziali candidati.
- Ambiguità sul valore del titolo INDIRE: Non è chiaro se il titolo rilasciato dall’INDIRE sia compatibile con il TFA Sostegno, essendo un percorso non universitario.
La posizione della UIL Scuola Rua
Secondo la UIL Scuola, affidare la formazione all’INDIRE non garantisce gli stessi standard qualitativi del TFA Sostegno, creando disparità e possibili tensioni tra i docenti che hanno seguito percorsi differenti.
La sigla sindacale sottolinea inoltre:
- Sul decreto per i docenti con tre anni di servizio, la UIL Scuola Rua è stata l’unica a esprimere parere negativo.
- Sul decreto per i titoli esteri, il CSPI ha bocciato il provvedimento con 20 voti contrari e 14 favorevoli.
Per la prima volta, grazie al contributo della UIL SCUOLA, il CSPI ha espresso un parere negativo a larga maggioranza su un decreto ministeriale riguardante il sostegno, aprendo la strada a ulteriori confronti e possibili revisioni normative.
