La digitalizzazione del processo sarà un elemento centrale, con l’introduzione di piattaforme online più efficienti per l’invio delle domande e il monitoraggio dello stato delle richieste. Inoltre, il decreto dedicherà particolare attenzione alla tutela delle precedenze, in particolare per il personale che beneficia della Legge 104/92, garantendo una gestione equa delle risorse.
Le procedure riguarderanno sia i trasferimenti territoriali, ossia lo spostamento tra scuole della stessa provincia o di province diverse, sia la mobilità professionale, che include passaggi di ruolo o cattedra per i docenti e avanzamenti di area per il personale ATA. Per i docenti, il trasferimento potrà riguardare cattedre nello stesso grado di istruzione o il passaggio di ruolo tra gradi diversi (ad esempio, dalla scuola primaria alla secondaria). Per il personale ATA, le richieste di mobilità includeranno cambi di sede o passaggi a ruoli di maggiore responsabilità.
Alcune novità significative riguardano i vincoli di permanenza: si ipotizza una riduzione delle limitazioni triennali o quinquennali che attualmente ostacolano la possibilità di trasferimento. Inoltre, potrebbero essere introdotti punteggi aggiuntivi per il servizio prestato in aree difficili o disagiate, oltre alla valorizzazione del servizio continuativo nella stessa sede.
Secondo fonti ministeriali – così come dichiara Asset Scuola – il decreto sarà pubblicato entro Febbraio 2025, con l’avvio della presentazione delle domande previsto per Marzo. Questo calendario consentirebbe di completare le operazioni entro l’inizio dell’estate, lasciando alle scuole il tempo necessario per organizzare le attività del prossimo anno scolastico.
Se il decreto rispetterà queste previsioni, le procedure di mobilità 2025 potrebbero rappresentare un significativo passo avanti verso una gestione più equa e trasparente. La possibilità di ridurre i vincoli e migliorare la digitalizzazione del processo potrebbe agevolare il personale scolastico, garantendo al contempo un più equilibrato utilizzo delle risorse umane nelle scuole italiane.
Le procedure di mobilità rappresentano ogni anno un momento di grande importanza per il mondo della scuola. Migliaia di docenti e ATA vedono in questo processo l’opportunità di migliorare la propria situazione professionale, accedere a sedi più vicine o adeguate alle proprie esigenze, o avanzare nel proprio percorso di carriera.
Il decreto 2025, atteso con grande interesse, sarà fondamentale per definire le nuove regole del gioco. Se riuscirà a rispettare le aspettative, garantirà un sistema più efficiente e inclusivo, contribuendo a una gestione ottimale delle risorse e a un ambiente lavorativo più equo per tutto il personale scolastico. Restiamo in attesa della pubblicazione ufficiale del Decreto per analizzare nel dettaglio le nuove disposizioni e supportare i lavoratori in questo importante processo.