Al Ministero dell’Istruzione continuano gli incontri per la definizione del nuovo Contratto di mobilità 2025/28, rivolto a docenti, personale ATA ed educativo. Pur essendo ancora nelle fasi iniziali, è stata stabilita una cadenza settimanale per gli incontri con l’obiettivo di raggiungere un accordo entro la fine di Novembre.
Obiettivi del Ministero e novità sulla prossima mobilità
Il Ministero punta a completare tutte le operazioni entro il giorno 30 Novembre. Grazie all’attuale ritmo l’obiettivo sembra sicuramente raggiungibile. Il tema riveste un ruolo cruciale poiché da esso dipendono i passaggi successivi necessari per completare il processo entro il termine previsto. L’obiettivo è completare tutto entro la fine dell’anno per evitare i ritardi nelle domande riscontrati in passato.
Mobilità docenti: necessità di deroghe
Per un insegnante lavorare lontano dalla propria casa influisce sulla serenità e sulla qualità del lavoro. L’accordo del Febbraio scorso ha introdotto deroghe ai vincoli legislativi. Una è quella di alzare l’età minima dei figli per richiedere la deroga, passando dagli attuali 12 anni a 14. Inoltre l’invalidità del figlio deve essere riconosciuta come ragione valida per una deroga. Si sta discutendo di dare la possibilità ai docenti di sostegno senza abilitazione di chiedere il passaggio di ruolo.
Unificazione delle tabelle di valutazione
Le attuali tabelle di valutazione di differenziano tra il trasferimento volontario e d’ufficio causando disparità: il servizio pre ruolo ha meno valore nel trasferimento d’ufficio rispetto al volontario. La proposta sarebbe quella di unificare le tabelle per garantire uniformità e trasparenza nei trasferimenti. Questo potrebbe influire sulle graduatorie interne della scuola.
Movilità, vincoli e flessibilità: aggiornamenti e prospettive future
Nel contesto attuale non ci sono grandi novità riguardanti i vincoli contrattuali. Durante le ultime discussioni è emersa la volontà di esplorare maggiore flessibilità nelle deroghe. La discussione su questo tema sarà rimandata per consentire un’analisi più dettagliata e costruttiva. È importante ricordare che, già lo scorso anno, si era riusciti a superare il vincolo interprovinciale. rappresentando un passo significativo verso una maggiore libertà operativa.