Con l’apertura delle domande di Mobilità per l’anno scolastico 2025/26, molti docenti sperano di poter finalmente avvicinarsi alle proprie famiglie. Tuttavia, il problema della mobilità resta irrisolto per molti insegnanti, specialmente per coloro assunti con la legge 107/2015, che da anni attendono un trasferimento nelle proprie province di origine. Una delle categorie più colpite è quella della classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, in cui negli ultimi dieci anni solo pochi docenti sono riusciti a ottenere il ricongiungimento familiare.
Secondo una stima del Coordinamento Nazionale Docenti, un insegnante fuorisede spende oltre 120.000 euro in dieci anni solo per il proprio mantenimento. Questa cifra include spese per vitto, alloggio, utenze, trasporti e servizi sanitari, rappresentando un onere economico insostenibile per molte famiglie. Il fenomeno sta portando ad un avanzamento della povertà in una categoria professionale che un tempo godeva di maggiore stabilità economica.
Per affrontare questa emergenza sociale, il Coordinamento Nazionale Docenti propone l’introduzione del “Bonus salva docenti 2025”. Si tratta di un contributo economico, variabile tra 2.000 e 5.000 euro annui netti, destinato ai docenti che non riescono ad ottenere il trasferimento. Il bonus avrebbe una durata massima di dieci anni e mirerebbe a compensare, almeno in parte, le spese sostenute da chi è costretto a lavorare lontano dalla propria residenza.