Ad esempio, se un docente attualmente titolare nella scuola secondaria di primo grado ha svolto servizio pre-ruolo nella secondaria di secondo grado, il punteggio riconosciuto sarà inferiore rispetto a chi ha maturato esperienza nel medesimo grado scolastico. Le stesse penalizzazioni valgono per i passaggi tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Il Segretario nazionale UIL Scuola, Paolo Pizzo, evidenzia come questa modifica comporti una riformulazione annuale delle graduatorie interne da parte delle segreterie scolastiche, con un conseguente aumento del carico di lavoro amministrativo. Ogni anno del triennio, infatti, sarà necessario rivedere il punteggio di tutti i docenti, creando possibili disagi e ritardi nella gestione delle mobilità.
Inoltre, Pizzo sottolinea che questa differenziazione di punteggio va contro il principio di parità di trattamento tra lavoro a tempo determinato e indeterminato, già riconosciuto dalla giurisprudenza e dalla Corte di Giustizia Europea. In pratica, due docenti con lo stesso servizio pre-ruolo potranno vedersi assegnare punteggi differenti solo in base al ruolo attuale, determinando disparità ingiustificate.
Il nuovo sistema di calcolo per la mobilità 2025-2028 introduce regole complesse e penalizzanti, rischiando di creare ingiustizie tra gli insegnanti e di aggravare il lavoro delle segreterie scolastiche. L’auspicio è che si possa intervenire per semplificare il processo e garantire una valutazione equa del servizio pre-ruolo, evitando squilibri che possano compromettere la stabilità del personale docente.