mercoledì, 9 Ottobre 2024
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Metodo Montessori approvato nella scuola secondaria: novità e dettagli della riforma

La nuova legge che introduce il metodo Montessori nella scuola secondaria di primo grado, promuovendo autonomia e innovazione didattica in Italia.

Il 25 settembre, un emendamento di Fratelli d’Italia, approvato all’unanimità alla Camera, ha segnato una svolta importante per la scuola italiana. La conferenza stampa intitolata “La scuola secondaria di primo grado Montessori è legge”, tenutasi alla Camera dei Deputati, ha celebrato questo traguardo.

Dichiarazioni del sottosegretario all’istruzione Paola Frassinetti

Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione, ha aperto la conferenza esprimendo grande soddisfazione: “Sono molto soddisfatta di questo successo tutto italiano e del Governo“. Ha inoltre sottolineato l’auspicio che il metodo Montessori si diffonda ulteriormente nelle scuole italiane.

Il successo della sperimentazione Montessori

L’Istituto Comprensivo Riccardo Massa di Milano, guidato dalla dirigente Milena Piscozzo, insieme all’Opera Nazionale Montessori, presieduta da Benedetto Scoppola, ha portato avanti una sperimentazione nazionale decennale, i cui risultati sono stati definiti straordinari. La dirigente Piscozzo ha evidenziato come i dati Invalsi confermino significativi miglioramenti negli apprendimenti e nelle competenze relazionali degli studenti.

“Le attività Montessori promuovono autonomia, responsabilità e partecipazione democratica“, ha affermato Piscozzo, sottolineando l’importanza del lavoro indipendente e della sperimentazione nella crescita degli studenti. La “riconduzione a ordinamento” permetterà ad altre scuole di adottare questo metodo innovativo.

Didacta Italia e il metodo Montessori

Anna Paola Concia, coordinatrice di “Didacta Italia”, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ricordando il legame tra la fiera e il metodo Montessori. Concia ha annunciato che l’edizione 2025 di Didacta sarà dedicata proprio al metodo Montessori applicato alla scuola media, con un focus particolare sulla formazione degli insegnanti.

La riforma Montessori: novità per la scuola secondaria di primo grado

La riforma introduce la possibilità, per le scuole del primo ciclo, di istituire classi di scuola secondaria di primo grado basate sul metodo Montessori. Il Ministero dell’Istruzione ha stabilito principi e criteri metodologici da seguire, ispirati all’esperienza della sperimentazione triennale avviata nel 2021.

Requisiti per le scuole

Per attivare classi Montessori, le scuole dovranno rispettare alcuni requisiti fondamentali: la presenza di un ciclo completo di scuola primaria Montessori, l’offerta di un tempo scuola prolungato, servizi di refezione scolastica e ambienti adeguati per le attività didattiche, come laboratori. Inoltre, verranno assegnate quote di organico aggiuntive per supportare il modello educativo.

Formazione e specializzazione dei docenti

La riforma prevede la formazione specifica dei docenti attraverso corsi di differenziazione didattica, necessari per specializzarsi nell’insegnamento Montessori. Una volta completata la formazione, i docenti saranno inseriti in elenchi specifici, utili per l’assegnazione di contratti a tempo determinato e indeterminato nelle scuole secondarie di primo grado Montessori.

Cos’è il metodo Montessori?

Il metodo Montessori, sviluppato da Maria Montessori a fine Ottocento, è oggi applicato in oltre 65.000 scuole in 145 paesi del mondo. Alla base di questo approccio educativo, c’è l’idea che i bambini apprendano meglio attraverso l’esperienza diretta e l’esplorazione autonoma, piuttosto che tramite lezioni frontali. L’ambiente di apprendimento svolge un ruolo cruciale: deve essere progettato per stimolare la curiosità e incoraggiare la scoperta e l’interazione spontanea.

La legge che riconosce il metodo Montessori nella scuola secondaria di primo grado rappresenta un passo avanti per l’innovazione didattica in Italia. Grazie a questa riforma, molte altre scuole avranno la possibilità di implementare un approccio educativo che mette al centro lo sviluppo autonomo e creativo degli studenti.

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