Vedere studenti attraversare un metal detector o essere perquisiti da un agente in divisa non è certamente edificante. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro e accogliente, dove si coltiva la conoscenza e si sviluppano i valori della vita. Tuttavia, la realtà di ragazzi che portano coltelli o pistole nello zaino spinge a misure drastiche.
Fino a pochi anni fa, l’idea che nelle scuole italiane potessero servire metal detector sembrava improbabile, sia per la difficoltà di reperire armi, sia per una tradizione educativa più rigida. Tuttavia, l’evoluzione sociale e l’influenza di modelli culturali negativi hanno portato a questo punto.
Oltre a discutere sull’autorevolezza degli insegnanti e sulla permissività dei genitori, si punta il dito anche contro la televisione-spazzatura e i suoi modelli poco educativi. Gli sponsor, che conoscono bene le tendenze giovanili, alimentano indirettamente una cultura in cui alcuni ragazzi considerano normale andare in giro armati.