L’obiettivo principale del programma è introdurre “Momenti di Quiete in Classe”, durante i quali studenti e docenti dedicheranno circa 10 minuti alla pratica meditativa. Questo approccio si basa sull’idea che, oltre alle competenze accademiche, gli studenti debbano acquisire strumenti per gestire lo stress e migliorare il loro benessere personale. “È necessario insegnare loro non solo le materie scolastiche, ma anche come prendersi cura di sé stessi”, afferma Alessandro Ramilli, insegnante certificato di Meditazione Trascendentale.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus Plus, si fonda su solide basi scientifiche. Studi condotti a livello internazionale hanno dimostrato l’efficacia della meditazione nel migliorare il rendimento scolastico e la salute mentale degli studenti. Con già 300mila studenti coinvolti in 700 scuole di 60 nazioni – di cui 9 in Italia – il programma è un esempio di buona pratica educativa a livello globale.
La sperimentazione non si fermerà ai docenti della scuola secondaria di primo grado. Il prossimo passo prevede l’estensione del programma agli insegnanti della scuola primaria e, in una fase successiva, il coinvolgimento diretto di studenti e famiglie. L’intento è creare un ambiente scolastico più sereno e collaborativo, dove lo stress venga contrastato attraverso momenti strutturati di rilassamento e consapevolezza.
In un’epoca in cui i giovani affrontano crescenti livelli di stress e pressione, progetti come “Scuola senza stress” offrono una soluzione concreta per sostenere il loro equilibrio emotivo e cognitivo. Come sottolineato da Ramilli, “Il nostro programma formativo nasce proprio da questa esigenza”. L’iniziativa rappresenta non solo un’opportunità educativa, ma anche un modello per altre scuole italiane ed europee interessate a innovare i propri metodi di insegnamento.