Per i candidati esterni, la partecipazione all’esame è condizionata allo svolgimento di attività equivalenti ai PCTO, come specificato nel Decreto Ministeriale 226 del 12 novembre 2024. Queste possono includere apprendistati, tirocini o esperienze lavorative dirette, purché supervisionate e documentate da tutor e datori di lavoro.
La decisione di rendere i PCTO obbligatori solleva dubbi e critiche da parte di esperti e sindacati. Secondo la FLC CGIL, questa misura rischia di ridurre l’importanza della formazione culturale e dei saperi a favore di un approccio utilitaristico che subordina l’istruzione ai bisogni contingenti del sistema produttivo. Tale visione potrebbe snaturare il ruolo educativo della scuola, concentrandosi più sulla funzione lavorativa che sulla preparazione globale degli studenti.
Gli oppositori sottolineano che, nonostante le tragiche morti di giovani studenti coinvolti in percorsi di formazione-lavoro, come Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, il Ministero non ha avviato una riflessione critica sull’efficacia e la sicurezza dei PCTO. Anzi, il taglio di 3,1 milioni di euro destinati alla promozione della cultura della sicurezza sul lavoro nelle scuole per il 2024 sembra aggravare ulteriormente la situazione.
Il ritorno dei PCTO come requisito per l’esame di maturità pone interrogativi sull’equilibrio tra educazione generale e preparazione al mondo del lavoro. La necessità di un’istruzione che combini competenze trasversali, sicurezza e qualità didattica è più urgente che mai. Tuttavia, senza adeguate risorse e riflessioni sulle criticità, il rischio è quello di aumentare le disuguaglianze e compromettere la formazione dei futuri diplomati.
Questa circolare, dunque, non è solo un aggiornamento burocratico ma un punto di svolta che riflette l’evoluzione – o involuzione – dell’approccio educativo in Italia. Sarà fondamentale monitorare l’impatto di queste decisioni per valutare se il sistema scolastico saprà rispondere alle sfide del futuro senza sacrificare la sicurezza e il benessere degli studenti.