Il governo ha come obiettivo anche il miglioramento delle misure per la conciliazione vita-lavoro. Si prevede la conferma della riduzione del 100% dei contributi previdenziali, fino a 3.000 euro l’anno, per le lavoratrici dipendenti con tre o più figli fino ai 18 anni. Questo incentivo, già introdotto nel 2024, potrebbe essere esteso anche per i prossimi due anni.
Inoltre, il bonus mamme sperimentale destinato alle madri di due figli potrebbe essere prolungato, così come l’estensione del bonus per le madri con tre o più figli oltre il 2026.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che il sostegno alla natalità è cruciale non solo per il sistema previdenziale, ma anche per l’intero sistema produttivo. “Senza un aumento delle nascite”, ha affermato Giorgetti, “non ci sarà futuro né per il welfare né per la tenuta economica del Paese”.
Il sostegno alle famiglie, quindi, rappresenta una necessità strategica per il futuro dell’Italia, oltre che un impegno sociale.
Le misure proposte nella manovra 2025 mirano a rendere l’Italia un Paese più a misura di famiglia, affrontando il calo delle nascite e cercando di garantire un futuro sostenibile per la popolazione.
Potenziando l’Assegno Unico Universale, il Piano Asili Nido e introducendo nuovi bonus per le madri, il governo intende fornire strumenti concreti per incentivare la natalità e sostenere le famiglie.