giovedì, Settembre 19, 2024
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MAD, la giostra della mancata trasparenza

Il sindacato CGIL FLC chiede al Ministro Bussetti di fare chiarezza sulla procedura relativa alla presentazione delle istanze MAD per l’a.s. 2018/2019.

MAD a.s. 2018/2019: la CGIL FLC chiede chiarezza al Ministero su questa procedura

Siamo sicuri della trasparenza su questa procedura? A mettere in guardia circa la scarsa chiarezza su questa nuova modalità per il reclutamento dei docenti supplenti è la CGIL FLC. Con un comunicato apparso oggi sul suo sito istituzionale, il sindacato lancia un vero e proprio grido di allarme su questo fenomeno oramai consolidato, anche dal punto di vista di eventuali ‘magagne’ che potrebbero favorire qualcuno a danno di altri.

La procedura di messa a disposizione oggi rappresenta un atto gestionale caratterizzato dall’ordinarietà. Ad inizio di ogni anno molte scuole infatti riescono a garantire la presenza di insegnanti anche non abilitati, grazie proprio a questa soluzione.

Di fatto, le istanze di MAD vengono presentate dagli aspiranti insegnanti durante tutto l’anno. La percentuale di chi riesce ad insegnare attraverso questo sistema è chiaramente più elevata nelle zone del nord Italia.

Come risaputo, il ricorso alle graduatorie MAD (non obbligatorie) da parte delle scuole, oggi è una realtà concreta. Le graduatorie d’istituto o quelle ad esaurimento risultano sovente esaurite, e riuscire a trovare docenti abilitati diventa oramai da qualche anno davvero un grattacapo. La soluzione risiede, dunque, nei lavoratori non abilitati che aspirano ad insegnare attraverso le supplenze.

Ogni giorno molte piattaforme per le MAD nascono come i funghi

Le domande negli ultimi anni sono aumentate a dismisura. La crescita esponenziale è avvenuta anche grazie ai tanti portali tematici che spopolano su Internet e anche sui principali social network.

Un fatto positivo, di certo. Ma risulta opinabile il fatto che per cercare il potenziale cliente, questi siti non specificano molto chiaramente quali siano i termini o i limiti che la normativa vigente impone o definisce sulla materia in questione.

Le campagne pubblicitarie di queste aziende hanno finito per creare solo aspettative, soprattutto a chi è alla spasmodica ricerca di un lavoro, anche saltuario. Ecco allora che tutti iniziano ad inviare le istanze in tutte le scuole d’Italia.

Fin qui nulla di strano. Il problema però riguarda soprattutto le segreterie scolastiche, le quali si trovano subissate da istanze cartacee o da e-mail inviate da ogni dove. In questo modo le scuole si trovano a non poter gestire nel migliore dei modi le domande di messa a disposizione. Tra l’altro, molte di queste richieste sono prive dei requisiti previsti dalla normativa per l’attribuzione delle supplenze, concorrendo così al rischio di alimentare errori e contenziosi per ciò che attiene l’attribuzione degli incarichi brevi.

Le richieste della CGIL FLC: “Vogliamo chiarezza, soprattutto per le segreterie scolastiche”

Questa premessa spiega il motivo per il quale il sindacato CGIL FLC intenda sensibilizzare il Ministero affinchè faccia la massima chiarezza sulla procedura in argomento. Il tutto, ovviamente, prima che lo stesso Dicastero emani in maniera ufficiale la nota ministeriale annuale, contenente le istruzioni e le indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A. per l’a.s. 2018/19.

L’esortazione alla chiarezza che il sindacato rivolge al Ministero dovrebbe semplificare la mole di lavoro che spetta alle scuole, con particolare riferimento al personale delle segreterie. Il monito della CGIL FLC dovrebbe essere utile al fine di abbassare il livello di discrezionalità nella selezione del personale interessato, determinando vantaggi per alcuni aspiranti a discapito di altri.

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