Nonostante siano passati 4 anni dalla pandemia, ogni anno con l’arrivo dei primi freddi si torna a parlare di cifre, numeri e contagi da Covid-19. Un termine medico e specifico con cui tutti abbiamo imparato a convivere e che è entrato di prepotenza nelle nostre vite insieme a mascherine, gel igienizzanti e – ai tempi – guanti in lattice. Il tempo passa e se ne parla ancora, meno invece si discute di “Long Covid“. Ma che cos’è?
Long Covid o “sindrome post Covid-19”
Il Long Covid è una condizione cronica che si manifesta in una parte dei pazienti che hanno contratto il Covid-19. Mentre per la maggior parte delle persone i sintomi del Covid-19 si risolvono entro poche settimane, alcuni continuano a soffrire di problemi fisici e cognitivi per mesi o anche anni. Questa sindrome, nota anche come “Covid lungo” o “sindrome post-Covid-19”, coinvolge una vasta gamma di sintomi che possono interferire notevolmente con la qualità della vita.
I sintomi del Long Covid
I sintomi del Long Covid sono eterogenei e possono variare notevolmente da persona a persona. Tra i più comuni troviamo:
- Fatica persistente: molti pazienti lamentano un senso di stanchezza estremo, spesso descritto come “fatica debilitante”, che può rendere difficile svolgere anche le attività quotidiane.
- Difficoltà respiratorie: mancanza di fiato, dolore toracico e tosse, anche mesi dopo la guarigione dall’infezione iniziale.
- Problemi cognitivi: il cosiddetto “brain fog” o “nebbia mentale” è un sintomo comune. Include difficoltà di concentrazione, perdita di memoria a breve termine e confusione mentale.
- Sintomi neurologici: cefalee persistenti e vertigini sono altri sintomi frequenti.
- Problemi digestivi: disturbi come diarrea, nausea e dolori addominali possono continuare a presentarsi a lungo termine.
- Problemi psicologici: ansia, depressione e disturbi del sonno sono segnalati frequentemente, peggiorando ulteriormente la qualità della vita dei soggetti colpiti.
La strategia per curarne i sintomi
Sebbene non esista ancora una cura specifica per il Long Covid, il trattamento al momento seguito nella maggior parte dei casi, si basa sulla gestione dei sintomi e sull’aiuto volto a ripristinare la funzionalità del paziente. Le strategie terapeutiche includono in primis una terapia fisica e riabilitativa, fondamentale per il recupero delle capacità fisiche. In più si può aggiungere anche la terapia respiratoria, per aiutare coloro che continuano a sperimentare problemi polmonari.
Anche il supporto psicologico è importante
Fondamentale anche in questi casi è poter contare su un supporto psicologico adeguato. Strumenti come terapie cognitive e counseling possono essere utili infatti per affrontare sintomi come ansia e depressione. In generale, comunque, i medici possono prescrivere farmaci per alleviare specifici sintomi, come antidolorifici per il dolore cronico o antidepressivi per i disturbi psicologici. Come sempre resta importante seguire uno stile di vita sano, seguire una dieta bilanciata e tenersi in costante contatto con il proprio medico curante, per monitorare i sintomi e regolare il trattamento in base alle necessità individuali.
L’approccio terapeutico resta multidisciplinare
Il Long Covid dunque è una condizione complessa che richiede un approccio terapeutico multidisciplinare. La ricerca è ancora in corso per comprendere meglio questa sindrome e sviluppare trattamenti mirati. Tuttavia, con un supporto adeguato, molti pazienti possono trovare sollievo dai sintomi e migliorare gradualmente la propria qualità della vita.
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