L’Intelligenza Artificiale generativa sta rivoluzionando il settore della formazione, con il 63% dei direttori HR che prevede significative sfide legate alle competenze nei prossimi due anni, principalmente a causa dei cambiamenti tecnologici. Le aree su cui si concentrano maggiormente sono i dati e l’AI, ritenuti elementi fondamentali per il futuro delle risorse umane.
Il 76% dei dipendenti vede cambiamenti nel proprio lavoro
Secondo l’edizione 2024 dell’International Barometer Transformations, skills and Learning, condotto dal Gruppo Cegos in 9 Paesi, tra cui Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna, il 76% dei dipendenti prevede un cambiamento nel contenuto del proprio lavoro a causa delle trasformazioni tecnologiche, climatiche e sociali in corso. Tuttavia, per il 19% dei responsabili delle risorse umane c’è il rischio che le competenze attuali diventino obsolete nei prossimi tre anni. Inoltre, il 29% degli intervistati sottolinea un ritardo nello sviluppo delle competenze necessarie per affrontare la transizione ecologica.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale nei sistemi di formazione
Guardando al futuro, l’Intelligenza Artificiale viene vista come un elemento chiave per la trasformazione della formazione. Il 44% dei dipendenti ha già utilizzato la GenAI per apprendere nuove competenze, mentre l’81% dei direttori HR ha già integrato l’uso della AI o ha in programma di farlo per personalizzare i corsi. Per i responsabili HR, l’AI rappresenta uno strumento essenziale per lo sviluppo delle competenze.
L’importanza delle soft skill nell’era dell’AI
Oltre alla padronanza delle tecnologie avanzate, le soft skill come il pensiero critico, la creatività e l’agilità stanno acquisendo sempre più importanza. Secondo Alessandro Reati, HR Business Practice di Cegos Italia, queste abilità umane sono fondamentali per garantire un uso etico, sicuro e pertinente delle nuove tecnologie, contribuendo a bilanciare l’innovazione con la responsabilità.