Home Economia L’INPS avvia il recupero dei Bonus bollette dalle pensioni

L’INPS avvia il recupero dei Bonus bollette dalle pensioni

L'INPS avvierà trattenute sulle pensioni da giugno 2025 per recuperare i bonus bollette indebitamente percepiti nel 2022. Dettagli su requisiti e modalità.

bonus bollette della luce

L’INPS ha ufficializzato il completamento delle verifiche sulle indennità una tantum erogate nel 2022 per sostenere i pensionati contro il caro energia. L’Istituto ha individuato somme indebitamente percepite e procederà al recupero, iniziando dalle pensioni di giugno 2025.

Questa operazione mira a ristabilire equità nella distribuzione delle risorse pubbliche, ponendo l’accento su un aspetto critico: il controllo dei requisiti per l’accesso ai bonus bollette.

Verifiche sui Bonus bollette e redditi 2021 da parte dell’ INPS

Nel dettaglio, le verifiche hanno riguardato i bonus da 200 e 150 euro introdotti dal Governo Draghi per contrastare l’aumento delle bollette energetiche. Gli accertamenti, condotti a dicembre 2024, hanno rivelato che alcuni beneficiari non rientravano nei limiti reddituali previsti, fissati rispettivamente a 35.000 e 20.000 euro di reddito imponibile IRPEF per l’anno 2021.

Queste discrepanze hanno portato all’identificazione di somme erogate in modo non conforme, obbligando l’INPS ad adottare misure correttive.

Modalità di recupero: trattenute e avvisi PagoPA

A partire da giugno 2025, l’INPS applicherà trattenute mensili di massimo 50 euro sulle pensioni, un metodo che intende limitare l’impatto economico sui cittadini coinvolti. Nei casi in cui questa soluzione non sia praticabile, l’Istituto invierà Avvisi di pagamento tramite il sistema PagoPA, garantendo trasparenza e tracciabilità. Questa scelta organizzativa punta a equilibrare la necessità di recuperare le somme con la tutela del potere d’acquisto dei pensionati.

Un monito per il futuro

Questo episodio solleva interrogativi sulla gestione dei controlli preventivi e sull’efficacia dei sistemi di verifica utilizzati al momento dell’assegnazione dei bonus. Errori di sistema o carenze amministrative hanno permesso l’erogazione indebita di risorse, imponendo oggi un’onerosa restituzione. Rafforzare i controlli e migliorare la trasparenza diventa cruciale per evitare situazioni simili in futuro e garantire che i fondi pubblici raggiungano chi ne ha realmente bisogno.

Con il recupero delle somme indebitamente percepite, l’INPS cerca di ristabilire un equilibrio nel sistema, ma l’attenzione si sposta sulla necessità di una programmazione più accurata e di verifiche più rigorose per garantire equità e sostenibilità nelle misure di sostegno sociale.

Exit mobile version