Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso forti critiche sulle modifiche apportate, definendole un passo indietro pericoloso. Pacifico sottolinea che la riduzione del personale e l’eliminazione dell’organico aggiuntivo previsto dal PNRR rischiano di compromettere il funzionamento delle scuole e il diritto allo studio, già sotto la lente dell’Unione Europea per la mancata continuità didattica.
“Con oltre 120.000 posti in deroga, mille assunzioni non sono una risposta adeguata – ha dichiarato Pacifico –. Questo numero non risolve le violazioni denunciate da Anief alla Commissione Europea sulla continuità didattica per gli alunni con disabilità e sul rispetto del diritto all’istruzione sancito dalla Carta Sociale Europea. È fondamentale intervenire subito per evitare nuove sanzioni internazionali.”
Pacifico propone una soluzione temporanea per non bloccare le attività scolastiche, suggerendo di utilizzare i 100 milioni di euro già stanziati nella Legge di Bilancio per incrementare l’organico aggiuntivo di personale ATA e ausiliario, mediante un semplice decreto ministeriale. Questo permetterebbe di sostenere le scuole senza ulteriori rinvii.
Le modifiche al testo della Legge di Bilancio non solo tagliano le risorse immediate, ma delineano un futuro ancora più complesso. Il comma 1-bis dell’articolo 84 prevede che i 1.610 posti aggiuntivi per il sostegno siano finanziati a partire dall’anno scolastico 2025-2026, con oneri distribuiti su più anni: 21,6 milioni di euro nel 2025, 74 milioni nel 2026, e cifre analoghe fino al 2033. Tuttavia, questi fondi derivano da una riduzione del Fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, sottraendo risorse a settori altrettanto cruciali. Il rischio è che il numero ridotto di assunzioni e l’assenza di interventi strutturali prolunghino il precariato nel settore scolastico. La mancanza di docenti specializzati e di personale aggiuntivo potrebbe aggravare le difficoltà operative delle scuole, incidendo negativamente sulla qualità dell’istruzione e sul supporto agli studenti più fragili.
Il taglio dei posti e delle risorse per l’istruzione è una scelta che solleva preoccupazioni per il futuro della scuola italiana. L’Anief e altri sindacati chiedono un ripensamento immediato delle modifiche introdotte, affinché il Parlamento possa garantire il supporto necessario a studenti, famiglie e personale scolastico. La discussione in Aula rappresenta un’occasione cruciale per rivedere queste decisioni e assicurare che il sistema scolastico italiano possa rispondere adeguatamente alle sfide poste dal PNRR e dalle crescenti esigenze di inclusività e continuità didattica.