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Legge di Bilancio: lavoratori di scuola, università e ricerca in piazza a Roma il 26 novembre

Roma il 26 novembre presidio contro la legge di Bilancio, rinnovo contratti, stabilizzazione precari e difesa salari nei settori istruzione e ricerca.

sciopero a Roma

Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori dell’istruzione, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale (AFAM) e formazione professionale. Martedì 26 novembre, dalle ore 12:00 alle 14:00, è previsto un nuovo presidio in Piazza Capranica a Roma, dopo le manifestazioni già tenutesi martedì 12 e giovedì 20 novembre.

Il motivo della protesta è chiaro: la Legge di Bilancio 2025, così com’è stata presentata, non risponde alle esigenze di questi comparti fondamentali per il futuro del Paese. Le rappresentanze sindacali e i lavoratori chiedono modifiche sostanziali per garantire risorse adeguate e tutele maggiori.

Le richieste: rinnovo contrattuale, stabilizzazione e difesa dei salari

Tra le principali richieste avanzate al governo e alle forze politiche spiccano:

  1. Rinnovo del contratto di lavoro per il comparto “Istruzione e Ricerca”, con stanziamento di risorse sufficienti a garantire aumenti salariali adeguati.
  2. Difesa del potere d’acquisto dei salari, messo a rischio dall’inflazione crescente e dalla mancanza di adeguamenti economici.
  3. Stabilizzazione del personale precario, che da anni lavora con contratti a termine senza alcuna garanzia di continuità.

Nei giorni scorsi, le organizzazioni sindacali hanno presentato diverse proposte di modifica alla Legge di Bilancio 2025, puntando a interventi concreti per migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare settori cruciali come scuola, università, ricerca e AFAM.

Una mobilitazione in crescendo: sciopero generale il 29 novembre a Roma

Il presidio del 26 novembre rappresenta una tappa importante di un percorso di mobilitazione che ha visto il suo primo momento di forza nello sciopero del 31 ottobre. A questo si aggiungerà lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL per l’intera giornata di mercoledì 29 novembre.

In occasione dello sciopero, sono previste manifestazioni territoriali in tutta Italia per coinvolgere la cittadinanza e sensibilizzare il governo sull’urgenza di investire nell’istruzione e nella ricerca.

L’impatto della Legge di Bilancio sul settore istruzione e ricerca

La Legge di Bilancio 2025, nella sua attuale formulazione, non risponde alle necessità dei lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca. Le criticità principali riguardano:

  • Insufficienza di fondi per il rinnovo contrattuale, che lascia migliaia di lavoratori senza prospettive di miglioramento economico.
  • Mancanza di politiche per la stabilizzazione dei precari, una piaga storica che penalizza l’efficienza e la qualità del sistema educativo e formativo.
  • Scarsi investimenti nella ricerca e nell’alta formazione, settori strategici per l’innovazione e la competitività del Paese.

Un appello alla partecipazione

La manifestazione del 26 novembre e lo sciopero generale del 29 novembre rappresentano occasioni fondamentali per far sentire la voce di chi lavora quotidianamente per garantire l’educazione e la formazione delle nuove generazioni. I lavoratori, uniti sotto la bandiera della giustizia salariale e della stabilità lavorativa, chiedono al governo di invertire la rotta e di mettere al centro della politica economica i settori della conoscenza.

Le prossime tappe

  • Presidio a Roma: Piazza Capranica, martedì 26 novembre.
  • Sciopero generale: mercoledì 29 novembre, manifestazioni in tutta Italia.

Perché il futuro del Paese passa dall’investimento nell’istruzione, nella ricerca e nella formazione professionale.

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