Dal primo gennaio 2025, il bonus sugli stipendi assumerà la forma di una detrazione d’imposta fino a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 20.000 e 32.000 euro. Oltre questa soglia, la detrazione diminuirà gradualmente fino ad annullarsi del tutto per i redditi superiori ai 40.000 euro.
Per i lavoratori con un reddito superiore ai 75.000 euro, invece, la Legge di Bilancio 2025 prevede una stretta sulle detrazioni fiscali, ad eccezione delle spese sanitarie. Questa riduzione delle detrazioni impatterà in modo significativo circa 1,3 milioni di contribuenti con redditi elevati, i quali vedranno un ulteriore ridimensionamento delle agevolazioni.
Una delle novità principali della manovra è l’introduzione del quoziente familiare, che stabilisce i tetti massimi delle agevolazioni fiscali in base al numero di figli. I nuclei familiari con almeno tre figli a carico o con un figlio portatore di handicap potranno beneficiare di un limite massimo di 14.000 euro per le detrazioni, mentre per chi dichiara oltre 100.000 euro, il tetto sarà dimezzato a 8.000 euro.
Il calcolo del quoziente prevede un coefficiente che varia a seconda del numero di figli. Ad esempio, per un single con reddito compreso tra i 75.000 e i 100.000 euro, il tetto massimo sarà di 7.000 euro, mentre per un contribuente con un figlio a carico, il limite sale a 9.800 euro. Se i figli a carico sono due, il coefficiente aumenta ulteriormente, portando la soglia massima a 11.900 euro.
Il nuovo sistema di quoziente familiare è stato introdotto con l’obiettivo di sostenere le famiglie numerose e i nuclei familiari dei ceti medio-bassi, garantendo loro maggiore equità fiscale. La misura, già adottata con successo in altri Paesi europei come la Francia, mira a redistribuire il peso delle imposte basandosi sul numero di componenti della famiglia e sulla somma dei redditi.
Tuttavia, questa novità rischia di sollevare critiche per una presunta mancanza di equità fiscale. I single e le coppie senza figli, infatti, potrebbero essere svantaggiati rispetto alle famiglie numerose, in quanto non raggiungerebbero le detrazioni fiscali a cui avevano accesso in passato. Inoltre, c’è il rischio che il coniuge con reddito inferiore venga disincentivato a lavorare, a causa di un’aliquota familiare unica che penalizza i redditi più bassi all’interno dello stesso nucleo familiare.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 porteranno cambiamenti significativi nelle retribuzioni dei lavoratori dipendenti in Italia. L’obiettivo del governo è quello di sostenere le famiglie numerose e i redditi più bassi attraverso bonus e detrazioni mirate. Tuttavia, il nuovo sistema del quoziente familiare potrebbe sollevare questioni di equità fiscale, penalizzando i contribuenti senza figli e creando possibili disincentivi al lavoro per i coniugi con redditi più bassi.
Sarà fondamentale monitorare l’impatto di queste misure sui bilanci familiari e sul potere d’acquisto dei contribuenti italiani, per valutarne l’efficacia e l’equità nel lungo periodo.
Gli importi stipendiali per il personale ATA sono suddivisi per Area e anzianità di servizio, così come indicato nelle seguenti tabelle:
Collaboratori
Anzianità di Servizio (Anni) | Valori annui x 12 mesi (Euro) |
8 – 9 | 16.427,76 € |
9 – 14 | 17.841,37 € |
15 – 20 | 18.871,26 € |
21 – 27 | 19.907,43 € |
28 – 34 | 20.671,97 € |
Da 35 in poi | 21.229,75 € |
Operatori
Anzianità di Servizio (Anni) | Valori annui x 12 mesi (Euro) |
8 – 9 | 16.826,09 € |
9 – 14 | 18.213,95 € |
15 – 20 | 19.266,39 € |
21 – 27 | 20.311,47 € |
28 – 34 | 21.063,48 € |
Da 35 in poi | 21.636,10 € |
Assistenti
Anzianità di Servizio (Anni) | Valori annui x 12 mesi (Euro) |
8 – 9 | 18.312,16 € |
9 – 14 | 20.104,72 € |
15 – 20 | 21.460,53 € |
21 – 27 | 22.799,94 € |
28 – 34 | 23.770,54 € |
Da 35 in poi | 24.515,21 € |
Funzionari ed Elevata Qualificazione
Anzianità di Servizio (Anni) | Valori annui x 12 mesi (Euro) |
8 – 9 | 23.986,09 € |
9 – 14 | 26.747,12 € |
15 – 20 | 29.208,64 € |
21 – 27 | 31.842,89 € |
28 – 34 | 34.589,53 € |
Da 35 in poi | 37.266,38 € |
Gli importi si intendono lordi annui e comprendono la tredicesima mensilità.
Va inoltre considerato il compenso orario lordo dal 1° gennaio 2024 per le prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo, a carico del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa.
AREA | Ore aggiuntive | ||
Diurne | Notturne o Festive | Notturne e Festive | |
Operatori/Collaboratori | 13,75 € | 15,95 € | 18,70 € |
Assistenti | 15,95 € | 18,15 € | 20,90 € |
Funzionari | 20,35 € | 22,54 € | 26,95 € |
L’indennità di lavoro notturno/festivo spettante dal 1° gennaio:
Qualifica | Turno notturno o Festivo | Turno notturno e festivo |
Personale educativo | 20,90 € | 41,25 € |
Collaboratori/Operatori/Assistenti | 17,05 € | 34,65 € |
Il compenso individuale accessorio (CIA) a decorrere dal 1° maggio 2024:
Area | Valori mensili |
Funzionari | 98,00 € |
Assistenti | 87,50 € |
Operatori | 79,40 € |
Collaboratori | 79,40 € |
Gli importi delle posizioni economiche decorrenti sempre dal 1° maggio 2024 sono:
Area | Valori annui |
Assistenti (2° posizione economica) | 2.000,00 € |
Assistenti (1° posizione economica) | 1.300,00 € |
Operatori | 800,00 € |
Collaboratori | 700,00 € |