Congedo parentale: esteso a 3 mesi retribuiti all’80%, usufruibile fino ai 6 anni del bambino.
Bonus nido: confermato a 3.000 euro per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro e ridotto progressivamente per redditi più alti.
Carta nuovi nati: 1.000 euro una tantum per i bambini nati nel 2025, con ISEE fino a 40.000 euro.
Fondo dote famiglia: 30 milioni di euro per attività sportive ed extrascolastiche per figli tra 6 e 14 anni, con ISEE fino a 15.000 euro.
Bonus psicologo
Rifinanziato con 8,5 milioni di euro nel 2025 e destinato anche a studenti tramite un fondo di sostegno psicologico nelle scuole.
Chi pagherà di più: redditi alti e imprese
Stretta sulle detrazioni
Tetto alle detrazioni per redditi alti: sopra i 75.000 euro, la spesa detraibile massima scende a 14.000 euro e si riduce ulteriormente per chi non ha figli. Oltre i 100.000 euro di reddito, il tetto cala a 4.000 euro in assenza di figli.
Stop alle detrazioni per figli oltre i 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili.
Riforma dell’IRES
L’IRES premiale al 20% sarà riservata a sole 18.000 aziende, che dovranno rispettare condizioni stringenti, come accantonamenti sugli utili e investimenti in transizione digitale ed energetica.
Aumenti per auto aziendali
Le nuove regole sulle auto aziendali prevedono una stretta che colpirà soprattutto i dipendenti con redditi medio-alti. Si stima un maggiore gettito di 120 milioni di euro una volta a regime.
Superbonus: ridotto al 65% per i cantieri già aperti; scende al 50% per le prime case e al 36% per gli altri immobili.
Bonus caldaie: stop agli incentivi per caldaie a combustibili fossili.
Ecobonus per finestre e schermature: ridotto al 50% per le prime case e al 36% per le altre (scenderà al 30% dal 2026).
Bonus verde: abolito.
Bonus arredi: confermato al 50%, con un tetto di spesa di 5.000 euro.
Legge di Bilancio 2025: le misure per le imprese
Le imprese dovranno affrontare nuovi obblighi e limitazioni:
Banche e assicurazioni: contributi anticipati per un totale di 6,5 miliardi di euro.
Fondo di garanzia PMI: la copertura scende dal 60% al 50%, rendendo i finanziamenti più costosi.
La Legge di Bilancio 2025 offre sostegni mirati a famiglie e lavoratori con redditi bassi, ma introduce nuove restrizioni per i redditi alti e le imprese. Le misure mirano a bilanciare il recupero del potere d’acquisto e il contenimento della spesa pubblica, anche se alcune categorie potrebbero sentirsi penalizzate rispetto ad altre.