Ovviamente, così come capita sempre, proprio perchè il rinnovo contrattuale parte da una data precedente all’annualità in corso, il personale scolastico dovrà ricevere anche i pagamenti degli arretrati.
Ecco di seguito cosa si trova scritto nella nota di aggiornamento del Def a proposito di questo argomento:
“La crescita nominale dei redditi da lavoro dipendente, pari al 3,2 per cento nel 2021 e al 5,2 per cento nel 2022 riflette soprattutto le ipotesi sui rinnovi contrattuali del pubblico impiego della tornata 2019-2021 ed il pagamento dei relativi stipendi arretrati.
Nel 2023, i redditi da lavoro dipendente sono attesi ridursi del -2,9 per cento e tornare a salire lievemente dello 0,3 per cento nel 2024”.
La NaDef chiarisce anche che le risorse per l’aumento degli stipendi dovranno derivare tutte dal bilancio ordinario dello Stato. Le ipotesi avanzate dai sindacati circa l’utilizzo deifondi del PNRR finalizzati all’incremento degli stipendi dei lavoratori pubblici, viene definitivamente smentita dalla stessa nota al Def.