L’educazione affettiva e alle relazioni come materia scolastica obbligatoria è un tema che in Italia si ripropone ciclicamente senza mai trovare attuazione concreta. Eppure, in gran parte dei Paesi europei, questa formazione è già integrata nei programmi scolastici con effetti positivi sulla prevenzione della violenza di genere e sullo sviluppo di relazioni sane e consapevoli tra le nuove generazioni. Coop, attraverso l’iniziativa “Dire, fare, amare. L’istruzione come prevenzione“, rilancia la necessità di introdurre questa disciplina nelle scuole italiane, sollecitando istituzioni e opinione pubblica a un cambiamento non più rinviabile.
Un’educazione necessaria per prevenire la violenza di genere
Negli ultimi 50 anni, in Italia sono state presentate ben 16 proposte di legge per introdurre l’educazione affettiva e relazionale come materia obbligatoria, ma nessuna è mai stata approvata. Eppure, numerosi esperti, tra cui psicologi, pedagogisti e sociologi, sottolineano l’importanza di questa formazione come strumento chiave per prevenire e limitare fenomeni di violenza di genere e discriminazione.
Secondo Coop, colmare questa lacuna rappresenta un passo fondamentale per la costruzione di una società più equa, basata su rispetto e parità di genere. La formazione sulle relazioni affettive nelle scuole contribuirebbe, inoltre, a fornire ai giovani gli strumenti per sviluppare empatia, gestione delle emozioni e consapevolezza delle proprie e altrui necessità emotive.
L’impegno di Coop: sensibilizzazione e collaborazioni
Per promuovere questo cambiamento culturale, Coop ha lanciato “Dire, fare, amare. L’istruzione come prevenzione”, un’operazione di sensibilizzazione che rientra nella campagna “Close the Gap“. Questa iniziativa, giunta al quinto anno, si pone l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze e promuovere una maggiore inclusione sociale.
Attraverso la sua rete di negozi e i propri prodotti, Coop intende diffondere messaggi di sensibilizzazione su larga scala. Inoltre, la cooperativa prevede di collaborare con associazioni e organizzazioni già attive nel settore, coinvolgendo esperti e istituzioni per dare maggiore risonanza alla proposta e ottenere un concreto impegno legislativo.
Le parole di Maura Latini: un tema non più rinviabile
Maura Latini, presidente di Coop Italia, ha sottolineato l’urgenza di affrontare la questione senza esitazioni: “Oggi alziamo l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza e sulla necessità dell’educazione alle relazioni per le giovani generazioni. Noi crediamo che il tema non sia più procrastinabile e che ci sia urgenza di affrontarlo in modo serio, senza infingimenti ideologici, proprio come strumento irrinunciabile di maggiore consapevolezza e di prevenzione”.
Educare all’affettività per costruire una società più giusta
L’educazione affettiva e relazionale non è un lusso, ma una necessità per garantire un futuro più consapevole e rispettoso alle nuove generazioni. L’impegno di Coop rappresenta un importante passo avanti nella sensibilizzazione su questo tema, ma affinché il cambiamento avvenga realmente, è indispensabile che le istituzioni italiane rispondano con azioni concrete. La scuola, infatti, non è solo un luogo di apprendimento accademico, ma anche un ambiente in cui si formano i cittadini di domani: educare all’affettività significa costruire una società più empatica e giusta.
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