Valentina Grippo, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, ha illustrato su Il Riformista un pacchetto di proposte per la scuola elaborato da Azione, molte delle quali già trasformate in emendamenti alla Legge di Bilancio. Le misure mirano a riformare il sistema educativo italiano con interventi mirati su durata degli studi, tempo pieno, supporto psicologico e valutazione del personale docente.
Azione: ‘tempo pieno e riduzione degli anni di studio’
Tra le proposte principali figura l’aumento delle classi a tempo pieno e prolungato in mille scuole primarie e 800 scuole secondarie di primo grado. Queste istituzioni saranno selezionate nei 1.400 comuni italiani con il più alto tasso di vulnerabilità sociale, in un’ottica di contrasto alle disuguaglianze educative.
Un’altra proposta centrale è la riduzione di un anno della durata complessiva del percorso scolastico, introducendo corsi quadriennali per le scuole superiori. Questo cambiamento mira ad allineare l’età di ingresso nel mondo del lavoro a quella di altri paesi europei, offrendo una transizione più rapida verso la carriera professionale.
Scuole aperte anche d’estate e maggiore digitalizzazione
Azione propone di accorciare le vacanze estive con un’apertura delle scuole per servizi integrativi, dedicati agli studenti che non vanno in vacanza. L’obiettivo è quello di contrastare fenomeni come solitudine e abuso dei social media, fornendo attività educative e ricreative durante i mesi estivi.
Inoltre, si punta alla smaterializzazione dei libri di testo per ridurre i costi a carico delle famiglie. Un piano di supporto economico sarà dedicato alle famiglie meno abbienti, garantendo un accesso equo agli strumenti digitali.
Le proposte di Azione per la scuola: psicologo in ogni due classi e valutazione della performance dei docenti
Particolare attenzione è dedicata al benessere psicologico degli studenti, con la proposta di introdurre uno psicologo per ogni due classi in tutte le scuole di primo e secondo grado. Questa misura risponde all’aumento del disagio mentale tra gli adolescenti, accentuato negli ultimi anni da crisi globali e dall’isolamento sociale.
Per quanto riguarda il personale scolastico, il partito centrista propone di ridurre gli anni di servizio necessari per accedere agli scatti di stipendio, introducendo un sistema di valorizzazione del merito. Il potenziamento del ruolo degli ispettori scolastici consentirebbe di valutare le performance degli insegnanti, promuovendo un modello di gestione più efficiente e orientato ai risultati.
Un sistema educativo più equo e competitivo
Le proposte del partito di Calenda mirano a costruire un sistema educativo più moderno, in grado di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione. Investimenti mirati su tempo pieno, riduzione delle disuguaglianze e digitalizzazione potrebbero contribuire a migliorare l’equità e la competitività dell’istruzione italiana, allineandola agli standard europei. Inoltre, il focus sul benessere psicologico e sulla valutazione meritocratica del personale potrebbe avere un impatto positivo tanto sugli studenti quanto sui docenti, ponendo le basi per una scuola più inclusiva e sostenibile.
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