Un’altra importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio riguarda le detrazioni per ascendenti conviventi. Come previsto dall’articolo 12, comma 1, lettera d), il massimo della detrazione riconosciuta per ciascun ascendente convivente con il contribuente è di 750 euro, importo che dovrà essere ripartito pro quota tra coloro che ne hanno diritto.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda i requisiti di cittadinanza per l’accesso alle detrazioni fiscali. In base al nuovo comma 2-bis dell’articolo 12, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, le detrazioni per carichi di famiglia non sono più riconosciute ai contribuenti che non siano cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio Economico Europeo (SEE). Inoltre, la disposizione specifica che tali detrazioni non spettano in relazione a familiari residenti all’estero.
L’INPS, a seguito di queste modifiche normative, ha provveduto ad adeguare il suo sistema informativo delle “Detrazioni Unificate”, con effetto a partire dall’anno in corso. Le modifiche più rilevanti riguardano:
L’INPS ricorda che, come previsto dall’articolo 23 del DPR 600/1973, è onere del contribuente dichiarare al sostituto di imposta il diritto alle detrazioni previste dall’articolo 12 del TUIR. In caso di modifiche nei requisiti o variazioni nel carico familiare, il contribuente ha l’obbligo di comunicare tempestivamente ogni variazione al proprio sostituto di imposta.
L’articolo 1, comma 11, della Legge di Bilancio 2025 ha avuto un impatto significativo sulla gestione delle detrazioni per carichi di famiglia, modificando in parte l’approccio alle agevolazioni fiscali. Sebbene l’INPS abbia annunciato ulteriori dettagli operativi in merito al comma 2-bis, è già chiaro che le novità riguardano principalmente il rafforzamento dei requisiti di cittadinanza e la razionalizzazione delle detrazioni per figli e familiari a carico.