mercoledì, 19 Febbraio 2025
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Le considerazioni di ANCoDiS sull’atto di indirizzo 2025/27 del Ministro Valditara

Pubblichiamo il comunicato stampa di ANCoDiS sull'atto di indirizzo 2025-2027 del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Pubblichiamo il comunicto stampa ANCoDiS sull’atto di indirizzo 2025-2027 del ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara.

ANCoDiS: atto di indirizzo del Ministro Valditara 2025-2027

Eureka, abbiamo l’atto di indirizzo del Ministro Valditara per il triennio 2025-2027!

Possiamo finalmente conoscere ufficialmente gli indirizzi programmatici e le linee strategiche che orienteranno l’azione del Ministero dell’istruzione e del merito nell’anno 2025 e nel triennio 2025-2027.

Ancodis con SODDISFAZIONE prende atto di quanto previsto nel punto “PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA” nel quale è messo al centro TUTTO il personale della scuola attraverso il reclutamento, la formazione e la valorizzazione delle “RISORSE professionali che rappresentano leve strategiche essenziali per assicurare qualità ed efficienza al Sistema nazionale di istruzione e formazione”.

I collaboratori dei dirigenti scolastici e le figure di sistema non possono non dichiarare il loro apprezzamento per l’intenzione politica di procedere ad “un rafforzamento della riforma del “docente stabilmente incentivato”, in particolare attraverso la valorizzazione prioritaria, grazie ad adeguate provviste finanziarie, delle figure professionali di supporto al piano dell’offerta formativa, orientando i percorsi formativi allo svolgimento di tali funzioni di supporto e disciplinando la qualificazione necessaria delle menzionate figure in relazione ai compiti e alle funzioni attese

Riconoscere formalmente – tra i ruoli chiave della scuola autonoma – le “figure di supporto al piano dell’offerta formativa, come i collaboratori del dirigente scolastico, i responsabili di plesso e i responsabili di progetto” significa squarciare il velo dell’indifferenza che in oltre 20 anni di autonomia scolastica ha segnato il destino professionale di decine di migliaia di docenti impegnati anche nel funzionamento organizzativo e didattico delle scuole.

Per queste figure che assumono “ruoli fondamentali per la gestione quotidiana delle scuole” il Ministro prevede il riconoscimento del loro “contributo professionale con incentivi mirati, da definire nell’ambito del rinnovo contrattuale” ed – quale punto di arrivo – auspichiamo una vera progressione di carriera non confinata alla sola anzianità di servizio.

Con l’Atto di indirizzo il Ministro induce alla riflessione sulla complessità della scuola moderna, valorizza l’importante contributo professionale che offrono le figure di sistema previste nelle e da fonti giuridiche, riconosce la necessità della contrattualizzazione formale di coloro che assumono l’onore e l’onere di impegnarsi oltre gli obblighi contrattuali per la loro comunità.

In questa prospettiva, si rende finalmente merito al lavoro di docenti giovani e meno giovani che vogliono emergere sia nella didattica che nelle attività aggiuntive, seguendo anche percorsi di formazione specifica, guardando alla QUANTITA’ e alla QUALITA’ del lavoro e rendendo la scuola più dinamica, attrattiva e aperta alle opportunità per tutti i suoi protagonisti.

Coerentemente con quanto previsto nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale del marzo 2021 punto 3 sottoscritto da CGIL, CISL e UIL nel quale si legge di dare un giusto riconoscimento a chi con MERITO lavora quotidianamente al servizio dello Stato e nelle sue articolazioniponendo l’attenzione allaVALORIZZAZIONE delle specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze e conoscenze specialistiche, nonché in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali”. In altre parole si comincia a dare  seguito all’art. 21 comma 16 della Legge 59/1997!!

Come sosteniamo da sempre “la scuola dei prossimi decenni non può restare con una struttura della governance pensata nel passato, che non può essere considerata più adatta nel presente e meno che mai confermata nel futuro. Pensare una nuova articolazione contrattuale per la funzione docente e riconoscere la possibilità di una carriera differenziata sono obiettivi che contribuiscono a completare il percorso dell’autonomia scolastica così come disegnata all’art. 5 del d.P.R. 275/1999”.

Finalmente – sindacati permettendo – si uscirà dalla scuola professionalmente statica, ideologizzata ed appiattita e si entra nella scuola REALE, riconoscendo e tutelando TUTTE le forme di lavoro e quanti sono impegnati nel campo dell’insegnamento e, a diverso titolo, in quello del funzionamento organizzativo e gestionale incluso il gravoso problema della sicurezza, del funzionamento didattico, della continuità e l’orientamento, dell’accoglienza e inclusione, dell’innovazione tecnologica e digitale.

Rosolino Cicero, Presidente Ancodis

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