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Lavoro agile per i Dirigenti Scolastici: il MIM chiude il confronto, restano le criticità

Il MIM definisce le regole per il lavoro agile dei dirigenti scolastici, ma restano criticità su limitazioni e applicazione. FLC CGIL vigila sull’attuazione.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha inviato alle organizzazioni sindacali il testo definitivo sui criteri generali per l’attuazione del lavoro agile destinato ai dirigenti scolastici. Con questa comunicazione, avvenuta il 20 febbraio, il MIM ha dichiarato concluso il confronto, annunciando l’invio del documento ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali (USR) per la stipula degli accordi individuali con i dirigenti che ne faranno richiesta.

La trattativa, aperta il 9 gennaio, ha registrato poche modifiche rispetto alla versione iniziale, suscitando critiche per le forti limitazioni imposte e i ritardi nell’attuazione di un diritto sancito dal CCNL 2019-2021, firmato definitivamente il 7 agosto 2024.

Le regole del lavoro agile per i Dirigenti Scolastici

Il documento stabilisce che i dirigenti scolastici potranno svolgere in modalità agile tutte le attività che non richiedono presenza fisica, con alcune eccezioni come scrutini, esami e sopralluoghi di sicurezza. L’accordo avrà validità per l’intero anno scolastico e consentirà un massimo di cinque giornate al mese di lavoro agile, estendibili a sette su approvazione del Direttore Generale dell’USR, garantendo almeno tre giorni in presenza a settimana.

Sarà possibile usufruire di un periodo continuativo di lavoro agile nei momenti di sospensione didattica e ottenere deroghe in caso di comprovati problemi di salute. Inoltre, il testo definisce la fascia di reperibilità in base all’orario di funzionamento della scuola e prevede modalità di recesso con preavvisi di 30 o 90 giorni, a seconda della condizione del lavoratore.

Critiche su limitazioni e esclusioni

Nonostante alcune migliorie rispetto alla prima proposta, il testo non soddisfa pienamente le richieste avanzate dalla FLC CGIL. La principale criticità riguarda l’esclusione dei dirigenti scolastici in anno di prova, una decisione considerata ingiustificata dal momento che il CCNL non impone restrizioni al lavoro agile per questa categoria.

Inoltre, la limitazione a cinque giornate mensili viene giudicata insufficiente: il sindacato aveva proposto di raddoppiare il numero consentito, prevedendo almeno due giorni a settimana o dieci al mese. Un aumento delle giornate avrebbe permesso maggiore continuità gestionale, agevolando chi lavora lontano dalla propria residenza e contribuendo alla mobilità sostenibile.

FLC CGIL Vigila sull’Applicazione del Provvedimento

La FLC CGIL ha dichiarato che monitorerà con attenzione l’applicazione del testo da parte dei Direttori degli USR per evitare interpretazioni unilaterali che possano violare i diritti dei dirigenti scolastici. L’obiettivo del sindacato resta garantire un’attuazione equa e completa del lavoro agile, strumento pensato per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e favorire un equilibrio tra vita lavorativa e personale. L’attenzione ora si sposta sulla fase di implementazione, dove eventuali disallineamenti rispetto agli accordi presi potrebbero riaccendere il confronto tra le parti.

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