L’incidente ha suscitato una reazione di rabbia tra i genitori degli studenti coinvolti. Una madre, che ha scelto di rimanere anonima, ha raccontato in una lettera come la situazione fosse già stata oggetto di segnalazioni in passato. “Abbiamo più volte espresso il nostro disappunto per la qualità del servizio, ma quanto accaduto oggi è inaccettabile,” ha scritto. “Non possiamo restare in silenzio su come vengano trattati i nostri bambini.”
L’insegnante che ha scattato le foto è stata la prima a denunciare l’accaduto, portando all’immediata reazione delle autorità. “Le immagini sono state inviate al sindaco e all’Ulss 2 per una valutazione approfondita,” ha dichiarato la madre. “I genitori hanno il diritto di sapere cosa mangiano i loro figli e come vengono trattati.”
L’amministrazione comunale ha promesso di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, con un monitoraggio costante sulla situazione. Gli esiti dei test sul cibo sono attesi con ansia e, a seconda dei risultati, verranno adottati provvedimenti concreti. Il sindaco ha assicurato che l’amministrazione lavorerà con determinazione per garantire la trasparenza e la sicurezza del servizio mensa.
L’episodio ha sollevato una serie di interrogativi sulla qualità e il controllo dei servizi esternalizzati, in particolare quelli che riguardano la salute e la sicurezza dei bambini. I genitori, ora più che mai, chiedono risposte chiare e azioni efficaci per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro.