La sicurezza delle scuole torna al centro del dibattito a L’Aquila, dove preoccupazioni sulla vulnerabilità sismica delle scuole sollevano interrogativi urgenti. In una conferenza stampa al Senato, l’ingegnere Antonello Salvatori, docente di costruzioni in area sismica presso l’Università dell’Aquila, ha lanciato l’allarme sui rischi strutturali che mettono a repentaglio la vita di studenti e docenti.
Le denunce sulle scuole a rischio
Salvatori ha puntato il dito su due strutture scolastiche particolarmente vulnerabili: la scuola dell’infanzia di Capocroce e quella del Torrione. Entrambe presentano indici di vulnerabilità sismica estremamente bassi, il che significa che potrebbero non resistere a terremoti di intensità inferiore a quello che ha devastato la città il 6 aprile 2009. «L’urgenza di intervenire è chiara e non procrastinabile», ha dichiarato Salvatori, sottolineando come soluzioni tecnologiche avanzate, come l’installazione di isolatori sismici, offrano una risposta efficace. Questi interventi, già utilizzati con successo per la sede del Consiglio regionale nel 2018, consentirebbero di migliorare la sicurezza strutturale senza interrompere l’attività didattica.
L’allarme del comitato sulla sicurezza delle scuole
Anche il Comitato scuole sicure L’Aquila ha rilanciato il tema, evidenziando dati allarmanti. Oltre 3.500 studenti frequentano le lezioni in 17 Musp (Moduli per l’Uso Scolastico Provvisorio), soluzioni temporanee adottate dopo il terremoto, ma ancora in uso a distanza di anni. Più del 60% delle scuole costruite in muratura o cemento armato ha indici di vulnerabilità compresi tra 0,15 e 0,46, ben lontani dai livelli considerati accettabili per garantire la sicurezza in caso di nuovi eventi sismici.
Le risposte del comune
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha difeso le iniziative messe in campo dall’amministrazione, illustrando un piano di interventi che prevede oltre 100 milioni di euro già stanziati per la ricostruzione delle scuole. Biondi ha inoltre annunciato l’attesa di ulteriori 33 milioni di euro legati al terzo Piano annuale di ricostruzione degli edifici scolastici, il cui esame è previsto nella prossima seduta del Cipess. Tuttavia, molti cittadini e attivisti chiedono maggiore trasparenza e tempi certi per la realizzazione dei progetti.
Il futuro della sicurezza delle scuole
La sicurezza degli edifici scolastici non è solo una questione tecnica, ma anche una sfida di programmazione e volontà politica. Come dimostrato dall’esperienza del palazzo dell’Emiciclo, l’uso di tecnologie avanzate può trasformare edifici vulnerabili in strutture sicure. Tuttavia, l’applicazione diffusa di queste soluzioni richiede investimenti adeguati e un approccio integrato che coinvolga progettisti, amministratori e comunità scolastiche.
Conclusioni
Il dibattito sulla sicurezza delle scuole a L’Aquila non può più essere ignorato. L’allarme lanciato dagli esperti e dai comitati civici solleva un imperativo morale e politico: proteggere le vite dei più giovani e garantire loro un futuro scolastico sicuro. I fondi stanziati sono un buon inizio, ma la vera sfida sarà trasformarli in interventi concreti ed efficaci nel minor tempo possibile.
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