venerdì, 28 Marzo 2025
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La scuola come laboratorio: la mostra su Rosa e Carolina Agazzi e le pedagogie al femminile

Mostra immersiva su Rosa e Carolina Agazzi e le pedagogie al femminile: un viaggio tra storia e innovazione educativa, con il patrocinio di Volongo.

La pedagogia italiana vanta figure di spicco che hanno rivoluzionato l’educazione, specialmente quella della prima infanzia. Tra queste, le sorelle Rosa e Carolina Agazzi occupano un posto d’onore per il loro approccio innovativo all’insegnamento. In occasione del centenario dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), la mostra immersiva “La scuola come laboratorio: pedagogie al femminile” celebra il loro contributo e quello di altre educatrici che hanno segnato la storia dell’istruzione. Il Comune di Volongo, loro paese natale, ha concesso il patrocinio con grande entusiasmo, riconoscendo l’eredità educativa lasciata dalle sue illustri concittadine.

Un omaggio alla pedagogia attiva e all’educazione esperienziale

Organizzata da INDIRE, la mostra si è inaugurata a Firenze in occasione di Didacta Italia 2025, importante fiera dell’innovazione didattica, per poi proseguire il suo percorso itinerante presso l’M9 – Museo del ’900 di Venezia. Il progetto espositivo si concentra sulla scuola come laboratorio di emancipazione, luogo di crescita individuale e collettiva, e sottolinea il ruolo fondamentale dell’educazione attiva nel plasmare cittadini consapevoli e autonomi.

Il metodo Agazzi: un’educazione basata sull’esperienza

Rosa e Carolina Agazzi hanno sviluppato un metodo pedagogico che rompe con l’insegnamento tradizionale e promuove l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. Il cosiddetto “Metodo Agazzi” non è un insieme rigido di procedure didattiche, ma un approccio dinamico e flessibile, in cui l’insegnante costruisce il percorso educativo giorno per giorno, basandosi sulle esperienze dei bambini.

Questo metodo si oppone alla sedentarietà imposta dall’aula tradizionale: le attività si svolgono prevalentemente all’aperto o attraverso giochi e laboratori, lasciando agli spazi chiusi solo il tempo necessario per preghiere, canti e momenti di riflessione.

Rosa e Carolina Agazzi: il riconoscimento del Comune di Volongo

Il Comune di Volongo, rappresentato dal sindaco Giovanni Piccinini, ha accolto con entusiasmo la richiesta di patrocinio avanzata da INDIRE. La cittadina, luogo natale delle sorelle Agazzi, vede in questa iniziativa un’occasione per riaffermare l’importanza della loro eredità educativa. Il loro approccio innovativo ha segnato profondamente la didattica della scuola dell’infanzia, tanto che molte istituzioni scolastiche in Italia portano il loro nome, da Volongo a Milano, Roma, Brescia, Verona, Novara, Firenze, Prato, Foggia e Molfetta.

Un viaggio tra le grandi pedagogiste italiane

La mostra non si limita a celebrare le sorelle Agazzi, ma rende omaggio a diverse figure femminili che hanno trasformato il mondo dell’educazione in Italia. Tra le protagoniste dell’esposizione figurano Giuseppina Pizzigoni, Maria Montessori, Alice Hallgarten Franchetti, Maria Maltoni, Gisella Galassi Ricci e Idana Pescioli. Ognuna di loro ha contribuito, con metodologie e approcci differenti, a rendere la scuola un luogo inclusivo, innovativo e capace di promuovere la crescita dell’individuo.

Un percorso espositivo tra storia e innovazione

Attraverso installazioni immersive, documenti d’epoca e materiali didattici, la mostra propone un viaggio nella storia della pedagogia italiana. L’approccio attivistico dell’esposizione evidenzia il valore dell’educazione non solo come mezzo di alfabetizzazione, ma anche come strumento di emancipazione sociale e culturale. L’iniziativa, sostenuta da numerose istituzioni culturali ed educative, rappresenta un’occasione unica per riflettere sul ruolo della scuola come motore di innovazione e inclusione.

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