Di un sistema che garantisca diritti universali a tutte e tutti: fare più e fare meglio, non buttare giù l’edificio. Ma al ministro picconatore non interessa: priorità sono i voti in condotta e i giudizi alla primaria, che ha tentato di far passare con un blitz – fallito – a scuole chiuse. O, ancora, il bando dei cellulari dalle scuole e il commissariamento di un ente come l’INDIRE, che nel frattempo lo stesso governo ha investito di nuovi delicati compiti, come la formazione per il sostegno.
Senza contare gli effetti che la cosiddetta autonomia differenziata, bandierina di Salvini, avrà sulle disuguaglianze già presenti. Con questa strategia, il ministro sarà sicuramente ricordato per avere fatto a pezzi una delle fondamentali istituzioni democratiche del Paese”, così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata Dem.