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La crescita del Sud Italia post pandemia e le opportunità di sviluppo

Crescita del Sud Italia post-pandemia: opportunità di sviluppo grazie a investimenti, risorse comunitarie e produzione di energia rinnovabile

Sviluppo nord sud Italia

Dopo la pandemia, il Sud Italia ha registrato una crescita superiore rispetto al resto del Paese, aprendo nuove occasioni di sviluppo. Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato questo aspetto durante l’incontro “Il polso dell’economia – il Mezzogiorno” a Catania.

La fine della fase globale di delocalizzazione e l’aumento della produzione di energia rinnovabile rappresentano un’opportunità unica per il Mezzogiorno. Tuttavia, Panetta ha specificato l’importanza di concentrarsi su investimenti e riforme, evitando politiche assistenziali, per innalzare la capacità produttiva del Sud.

Le risorse comunitarie e il ruolo degli investimenti privati del Sud Italia

Panetta ha evidenziato che il Sud può contare su ingenti risorse comunitarie, ma è fondamentale attrarre anche capitali privati per massimizzare i benefici. Il Mezzogiorno ha già beneficiato negli ultimi anni di un incremento degli investimenti pubblici e di sostegni economici rivolti alle famiglie meno abbienti, grazie a misure nazionali ed europee.

L’impatto degli investimenti e del Superbonus

Il settore delle costruzioni ha giocato un ruolo cruciale nella ripresa economica del Sud, grazie all’impulso del Superbonus e all’avvio dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Anche il comparto dei servizi pubblici e privati ha contribuito significativamente. Panetta ha però avvertito che una parte di questa crescita è stata temporanea, legata alla risposta agli shock globali.

Il ruolo strategico del Sud Italia nelle nuove dinamiche geopolitiche

Gli eventi globali, come la pandemia, la crisi energetica e i conflitti internazionali, hanno evidenziato i rischi della delocalizzazione produttiva. Oggi, le imprese pongono maggiore attenzione alla sicurezza degli investimenti e delle forniture strategiche, in particolare l’energia. Panetta ha sottolineato come le regioni meridionali italiane possano offrire stabilità economica e geopolitica, beneficiando della loro vicinanza ai maggiori centri economici europei e alla posizione strategica nel Mediterraneo, crocevia di un quinto del traffico marittimo internazionale.

Le risorse disponibili e l’importanza di un impiego efficiente

Nel prossimo decennio, il Sud riceverà finanziamenti pari al 5% del suo PIL ogni anno. A queste risorse si aggiungeranno i fondi strutturali del nuovo ciclo di programmazione e il Fondo di sviluppo e coesione, oltre al Fondo perequativo infrastrutturale per il Mezzogiorno. Per sfruttare al meglio queste opportunità, Panetta ha sottolineato la necessità di un impiego efficiente delle risorse, ispirandosi al metodo del Pnrr che prevede obiettivi chiari, monitoraggio costante e supporto alle amministrazioni meno preparate.

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