Gli ingressi principali saranno distribuiti strategicamente per agevolare l’accesso ai vari reparti. L’entrata principale sarà situata su viale Piazza d’Armi, collegata direttamente alla promenade urbana. Sul lato destro del complesso ospedaliero sarà presente un accesso specifico per il pronto soccorso, posizionato nel seminterrato, mentre i piani superiori ospiteranno i blocchi operatori e le camere di degenza.
Al livello zero saranno disponibili i servizi per il pubblico, tra cui ambulatori, fisioterapia, emodialisi, oltre a spazi commerciali come un bar e un’area dedicata al ricevimento e alla gestione delle prenotazioni e dei referti.
Secondo l’architetto Claudio Tambornino, responsabile unico del procedimento, il progetto lascia spazio a possibili modifiche strutturali per ottimizzare gli spazi, pur rispettando requisiti essenziali come la divisione funzionale tra università, ospedale e aree di ricerca. Il primo passo operativo sarà la bonifica dell’area, che include la rimozione di circa 600.000 metri cubi di terreno e il riutilizzo parziale dei materiali.
La sostenibilità ambientale è una componente centrale del progetto, che prevede un ampio utilizzo di spazi verdi e un design orientato all’efficienza energetica, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
Il progetto, guidato dal gruppo Dogliani, prevede l’inizio dei lavori di costruzione entro settembre 2025, con un cronoprogramma di cinque anni per il completamento. Questo gruppo, noto per il coinvolgimento in progetti come il Parco della Salute di Torino, punta a trasformare Novara in un punto di riferimento per la sanità e la ricerca scientifica in Italia.
La Città della Salute di Novara rappresenta un esempio di integrazione tra sanità, università e innovazione, offrendo un ambiente all’avanguardia per il trattamento, la formazione e la ricerca medica. Una volta completato, il complesso non solo migliorerà i servizi per i cittadini, ma contribuirà anche allo sviluppo economico e scientifico del territorio.