Un’analisi per misurare la soddisfazione degli stakeholders e definire strategie di valorizzazione. Il Castello Normanno di Aci Castello, una delle più antiche e affascinanti fortificazioni della Sicilia, è al centro di un innovativo studio di ricerca condotto dall’Università di Catania. Il progetto, sviluppato nell’ambito del Mur-Pnrr Ecosistemi per l’Innovazione Samothrace (Spoke 1 work package 6 Cultural Heritage, Task 3), si basa sull’applicazione del Kano Model, una metodologia di product management ideata nel 1984 dal giapponese Noriaki Kano, per misurare la soddisfazione degli stakeholders e individuare strategie efficaci di valorizzazione.
Analisi delle necessità del pubblico per una fruizione moderna del castello normanno
Al centro di questo lavoro vi sono Marianna Figuera, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche, ed Eleonora Pappalardo, docente di Sostenibilità nel turismo archeologico presso il Dipartimento di Scienze della Formazione. Le due studiose stanno guidando un’analisi approfondita delle necessità del pubblico e dei requisiti per una fruizione moderna e coinvolgente del sito storico.
Il Kano Model applicato al Castello Normanno
Il Kano Model è una delle metodologie più diffuse in product management per identificare e classificare le esigenze degli utenti in cinque categorie principali:
- Attributi di performance (necessità esplicite e misurabili);
- Attributi di base (elementi essenziali per la soddisfazione);
- Attributi emozionali (elementi che sorprendono e affascinano);
- Attributi indifferenti (fattori irrilevanti per gli utenti);
- Attributi opposti (caratteristiche percepite negativamente).
Marianna Figuera ha illustrato al pubblico il modello applicato al caso studio del Castello Normanno, spiegando come l’obiettivo sia quello di trasformare le criticità in punti di forza, attraverso modalità di fruizione alternative e strumenti multimediali avanzati.
“Abbiamo creato un Kano Survey con domande specifiche sul Castello, sulla sua percezione e sulle modalità di fruizione, somministrato finora a 73 stakeholders. I dati emersi offrono uno spaccato interessante e in parte inaspettato sulle aspettative del pubblico”, ha dichiarato la ricercatrice.
I primi risultati dell’indagine
Dai primi dati raccolti emerge un quadro significativo: il livello di conoscenza del Castello è piuttosto basso, nonostante sia percepito come un luogo unico nel suo contesto territoriale. Inoltre, mentre i contenuti aggiuntivi sembrano destare sorpresa e interesse, alcune modalità di fruizione alternative risultano essere indifferenti agli utenti, probabilmente a causa della scarsa familiarità con esse.
“Nessun aspetto del Castello è percepito come ovvio o scontato, segno di un’assenza di aspettative consolidate. Questo ci dà la possibilità di agire su una comunicazione più incisiva e su esperienze più immersive”, ha aggiunto Figuera.
Kano model: strategie per una fruizione innovativa
Alla luce dei dati raccolti, il progetto suggerisce di superare i limiti delle tradizionali visite museali introducendo strumenti iconico-visivi e interattivi, tra cui:
- Ricostruzioni e modelli 3D;
- Realtà virtuale e aumentata;
- Pannelli interattivi;
- Serious games per un’esperienza dinamica.
Eleonora Pappalardo ha sottolineato come il progetto rientri nelle best practices adottate nei corsi di laurea in turismo dell’Università di Catania. “L’obiettivo è aggiornare costantemente l’offerta formativa, offrendo agli studenti la possibilità di lavorare su casi studio concreti e di interfacciarsi con esperti del settore. L’approccio didattico adottato è quello del learning by doing, che consente agli studenti di applicare le teorie apprese direttamente sul campo”, ha spiegato la docente.
Durante il seminario “Kano Model e analisi delle strategie di valorizzazione in un contesto storico-architettonico siciliano. Il caso studio del Castello Normanno di Aci Castello”, gli studenti hanno avuto l’opportunità di sperimentare direttamente l’applicazione del modello, grazie al coinvolgimento di Marianna Figuera che ha guidato una sessione interattiva.
Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, con un approccio innovativo che mira a coinvolgere attivamente sia il pubblico che gli studiosi del settore.
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