Il cuore del convegno è stato il dibattito sullo ius scholae, un provvedimento che potrebbe garantire la cittadinanza italiana ai minori stranieri dopo un percorso scolastico in Italia. Un tema divisivo nell’opinione pubblica, ma cruciale per un Paese che si confronta con una realtà sempre più multiculturale. L’ex senatore Tommaso Cerno ha ribadito la necessità di norme chiare e un quadro giuridico definito, mentre l’avvocato Hilarry Sedu ha evidenziato il valore dell’educazione come strumento di inclusione sociale e crescita democratica.
Tra gli interventi più significativi, quello dell’arcivescovo Vincenzo Paglia ha posto l’accento sulla dimensione etica della questione. “Non si tratta solo di leggi, ma di un modello di convivenza basato sull’accoglienza e il dialogo“, ha dichiarato, richiamando i principi fondamentali della solidarietà e della dignità umana. Paglia ha sottolineato l’importanza di un approccio educativo che promuova la coesione sociale e il rispetto reciproco.