Per il secondo anno consecutivo, la riforma della filiera tecnico-professionale fatica a decollare. L’adesione limitata da parte di studenti e famiglie mette in dubbio la possibilità di trasformare questa sperimentazione in un modello di riferimento per il futuro dell’istruzione tecnica e professionale, come previsto dal PNRR.
Di fronte a questi numeri, il Ministero potrebbe ricorrere nuovamente alle deroghe della Legge 234/2021, articolo 1, comma 344, per garantire la formazione delle classi prime. Questa strategia, già adottata lo scorso anno, potrebbe estendersi anche ai nuovi percorsi sperimentali e al liceo del made in Italy, con l’obiettivo di salvare il progetto e mantenerlo in vita.
A questo punto, diventa fondamentale avere un quadro più chiaro sulla situazione:
La FLC CGIL intende richiedere al Ministero dati dettagliati per avviare un confronto concreto su una riforma che, fino ad oggi, non ha trovato riscontro nei reali bisogni formativi di studenti e famiglie.