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Interruzione del TFA sostegno e riduzione dei costi dei corsi INDIRE: le proposte di protesta

Proteste contro il doppio canale di specializzazione sul sostegno: stop alle lezioni TFA e richiesta di riduzione dei costi per i corsi Indire.

Corsi INDIRE Sostegno contro TFA Sostegno

La riforma dei percorsi di specializzazione per il sostegno sta generando tensioni tra i docenti. Le proteste contro l’avvio dei corsi Indire si intensificano, con proposte di boicottaggio del TFA e richieste di riduzione dei costi.

La protesta dei corsisti TFA

Con l’imminente avvio dei percorsi di specializzazione Indire per il sostegno, cresce il malcontento tra i docenti iscritti al TFA. Molti ritengono che questi nuovi corsi rappresentino una scorciatoia che sminuisce il valore del percorso tradizionale.

Il Professor Dario Ianes, docente emerito di Pedagogia e didattica dell’inclusione all’Università di Bolzano, ha proposto un’azione di protesta significativa: l’interruzione delle lezioni da parte dei corsisti TFA. Questa iniziativa mira a contestare l’attuale gestione della specializzazione sul sostegno, segnalando al Ministero le criticità del sistema a doppia velocità.

Richiesta di riduzione dei costi

Parallelamente alla protesta, Ianes ha avanzato la proposta di dimezzare i costi dei Corsi Indire. Il prezzo massimo attuale, fissato a 1.500 euro, dovrebbe essere ridotto a 650 euro. Questa misura permetterebbe di mantenere un margine economico per le università, garantendo nel contempo un segnale politico alternativo rispetto alla direzione attuale della riforma.

Posti vacanti per il sostegno: scorrimento GPS e mini call veloce

Nonostante i concorsi PNRR, per il prossimo anno scolastico rimarranno disponibili 3.864 posti per infanzia e primaria. La maggior parte delle cattedre vacanti si trova al Nord, con la Lombardia che guida la classifica con 1.949 posti disponibili.

Per coprire questi posti, il Ministero procederà con lo scorrimento delle GPS sostegno di prima fascia nel 2025. Questa operazione consentirà l’assegnazione di incarichi nelle province scelte dai candidati. Inoltre, è prevista la proroga delle assunzioni straordinarie su posti di sostegno fino al 31 dicembre 2025, grazie al decreto n. 19/2024.

La mini call veloce

Oltre allo scorrimento GPS, sarà attivata anche la cosiddetta “mini call veloce”. Per accedere, sarà necessario essere inseriti nella prima fascia GPS sostegno o negli elenchi aggiuntivi. Non potranno partecipare coloro che risultano ancora inclusi con riserva, in attesa del titolo di accesso. La procedura consentirà di assegnare i posti rimasti scoperti dopo le immissioni in ruolo ordinarie, nei limiti del contingente autorizzato dal MEF per il 2025/26.

Nuove assunzioni docenti per il 2025: le province con più posti disponibili

Dopo la chiusura delle domande di pensionamento del personale scolastico, gli Uffici Scolastici Provinciali stanno pubblicando gli elenchi delle cattedre disponibili per settembre 2025. Tuttavia, il quadro definitivo sarà chiaro solo dopo l’accertamento INPS previsto per il 22 aprile.

Fattori chiave come le domande per Quota 103 e Opzione Donna, in scadenza il 28 febbraio, potrebbero influenzare ulteriormente il numero di posti vacanti. Resta anche l’incognita del trattenimento in servizio, in attesa di indicazioni operative.

Specializzazione sostegno triennalisti: corsi Indire prima del decimo ciclo TFA

Si discute se i corsi Indire partiranno prima o in concomitanza con il decimo ciclo del TFA. L’intenzione è anticiparli, offrendo un’opzione più accessibile ai triennalisti che intendono specializzarsi senza attendere le selezioni universitarie tradizionali.

L’eventuale sovrapposizione temporale tra i due percorsi potrebbe creare confusione tra gli aspiranti docenti, che dovranno scegliere tra due strade con caratteristiche differenti. Resta da chiarire se i punteggi GPS saranno equivalenti o se ci saranno differenze di valutazione.

Tempistiche

Le decisioni definitive saranno prese nelle prossime settimane. L’obiettivo del Ministero è avviare i corsi Indire entro la tarda primavera, anche se un posticipo a dopo l’estate rimane un’opzione concreta. Gli aspiranti docenti dovranno monitorare attentamente gli sviluppi normativi per non perdere opportunità di specializzazione e assunzione.

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