I posti disponibili riguarderanno quelli residuati dalla procedura assunzionale. Per questo motivo, il MI precisa quanto segue: “I lavoratori che, pur essendo in possesso dei requisiti, in alcune province sono rimasti senza contratto a causa di carenza di posti o con contratto part-time che vogliono ottenere un contratto a tempo pieno, potranno produrre domanda a far data dal 22 maggio 2020”.
Ma vediamo quali sono gli altri dettagli illustrati ai sindacati durante l’incontro.
Durante la video conferenza il MI ha presentato alle sigle sindacali presenti un documento di bozza relativo al bando di prossima pubblicazione. In particolare, sono state discusse le modalità di partecipazione con specifico interesse alla fase di graduatoria nazionale. I posti da coprire complessivamente riguardano 1.817 unità: si tratta di posti interi, residuati e disponibili a livello provinciale a seguito delle procedure assunzionali.
Gli aspiranti che volessero ottenere un contratto di lavoro o volessero migliorare la propria posizione lavorativa, potranno partecipare al presente bando, presentando apposita domanda (per un posto intero) in quelle province dove risultano disponibili tali posti. Le domande potranno essere presentate in qualsiasi provincia senza nessuna limitazione sul loro numero massimo.
Dopo questa prima fase si formerà una graduatoria nazionale che terrà conto del punteggio riportato nella graduatoria provinciale, con la possibilità di poter concorrere in base all’ordine di graduatoria e nell’ordine prioritario delle province richieste. Resta inteso, infine, che il candidato si vedrà assegnato il posto all’interno della prima provincia utile, la stessa indicata nella rispettiva domanda.
Se si dovessero liberare posti per effetto della procedura nazionale, i candidati sovrannumerari nelle graduatorie provinciali potranno aspirare al conferimento di una nomina (part-time e a tempo indeterminato) anche per la provincia di appartenenza. In questo caso – spiega il ministero – si procederà allo scorrimento della rispettiva graduatoria provinciale (nei limiti dei posti a tempo parziale) divenuti nel frangente nuovamente disponibili.
Un altro aspetto interessante oltre che importante riguarderà la collocazione d’ufficio degli aspiranti sovrannumerari nelle rispettive province per carenza di posti, i quali saranno in automatico inseriti all’interno dell’elenco nazionale, fermo restando la priorità di immissione nella provincia della graduatoria di inserimento. Resta ovviamente inteso che tutti gli aspiranti presenti nella graduatoria nazionale “continueranno ad essere sottoposti alla riserva di accertamento del possesso dei requisiti da parte degli USR”.
Le province con lavoratori risultanti in soprannumero sono le seguenti: Catanzaro (27), Enna (11), Palermo (20) e Taranto (70). Il MI precisa inoltre che i lavoratori rimasti fuori pur in possesso dei requisiti sono in totale 128.
Un’altra importante notizia riguarderà la modalità di presentazione delle istanze per la formazione della graduatoria nazionale: questa sarà totalmente informatizzata. Il portale di riferimento sarà POLIS, meglio nota come Istanze on line. Nell’istanza si dovrà indicare almeno una provincia di preferenza.
Per quanto attiene ai tempi per la presentazione delle istanze, il Mi ha precisato che il limite fissato sarà pari a 15 giorni a partire dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale (quasi sicuramente quella del 22 maggio). Il bando sarà ampiamente pubblicizzato attraverso il sito internet del Ministero dell’Istruzione e su quelli degli Uffici Scolastici Regionali interessati. La stessa procedura di pubblicazione avverrà per la graduatoria nazionale. Dal 22 maggio prossimo dovrebbe decorrere il termine per le eventuali ricorsi o impugnative legate al punteggio attribuito a ciascun aspirante in graduatoria.
Si è trattato infine l’argomento riguardante i casi di rinuncia: “Le rinunce all’assegnazione di un posto – precisano i tecnici del MI – non pregiudica il contratto a tempo parziale già sottoscritto, a meno che il posto, divenuto nuovamente disponibile nel corso della procedura nazionale, non venga assegnato ad altro aspirante in soprannumero nella provincia di appartenenza”.