Se la sperimentazione avrà successo, Valditara ha annunciato che il progetto verrà esteso a partire dal prossimo anno e successivamente generalizzato nel 2026. L’obiettivo è integrare questa tecnologia su larga scala nelle scuole italiane, con il fine di rendere la didattica sempre più personalizzata e accessibile a tutti gli studenti.
A tal prososito Valditara ha affermato: “L’intelligenza artificiale deve essere sempre governata dall’uomo, ma rappresenta una straordinaria opportunità per personalizzare la didattica. Siamo tra i primi Paesi ad aver avviato una sperimentazione in quattro regioni italiane, Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia”.
Gli assistenti virtuali – ha aggiunto – aiuteranno a identificare i ritardi e le potenzialità degli studenti, attraverso esercizi e percorsi formativi su misura per ognuno. Se andrà bene, diffonderemo ulteriormente quest’iniziativa e nel 2026 vorremmo renderla generalizzata in tutte le scuole italiane.”
Valditara ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra imprese, ITS, istituti tecnico-professionali, licei e Università per scambiare esperienze, laboratori e risorse, così da potenziare ulteriormente il percorso di formazione e innovazione nelle scuole italiane.