Indignata, la preside ha dichiarato al Corriere della Sera che scriverà una lettera alle istituzioni, tra cui il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’assessore regionale Lucia Fortini e il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Non ci aspettavamo di vivere una situazione del genere. Episodi come questi devono essere stigmatizzati, anche se non voglio credere che si tratti di razzismo generalizzato”. La dirigente ha deciso di non pubblicare un post sui social per evitare di alimentare divisioni, ma ha sottolineato la sua delusione per un’esperienza che avrebbe dovuto arricchire i ragazzi, invece di lasciarli con un ricordo negativo.
Nonostante tutto, la preside ha voluto ribadire il valore culturale e umano dell’iniziativa, evidenziando che molti veneziani sono persone perbene e ospitali. Tuttavia, episodi di discriminazione come quelli vissuti dai ragazzi dell’Isis Archimede richiamano l’attenzione sull’importanza di educare alla tolleranza e al rispetto delle diversità, per evitare che esperienze di crescita e formazione si trasformino in momenti di amarezza.